Beato Giacomo Alberione (1884-1971), sacerdote e apostolo della comunicazione

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Giacomo Alberione nacque il 4 aprile 1884 a San Lorenzo di Fossano (Cuneo), da una povera e laboriosa famiglia di contadini. Il 29 giugno 1907 viene ordinato sacerdote.
Grandemente sollecito per l’evangelizzazione, si dedicò con ogni mezzo a volgere gli strumenti della comunicazione sociale al bene della società, facendo dei sussidi per annunciare più efficacemente la verità di Cristo al mondo.                                                                                        L’annuncio del Vangelo s’è fatto comunicazione sociale in tutte le sue poliedriche forme, dai libri e dai giornali alla radio e tv… e ora anche con Facebook, Twitter, Google…

Ha fondato cinque Congregazioni religiose: la Società San Paolo, le Figlie di San Paolo, le Pie Discepole del Divin Maestro, le suore di Gesù Buon Pastore (o Pastorelle), l’Istituto Regina degli apostoli (o Apostoline); quattro Istituti di vita secolare consacrata: l’Istituto Gesù sacerdote, l’Istituto San Gabriele Arcangelo (o Gabrielini), l’Istituto Maria Santissima Annunziata (o Annunziatine), l’Istituto Santa Famiglia; e un’associazione laicale: i Cooperatori paolini.

La morte lo colse a Roma, all’età di 87 anni, il 26 novembre 1971, dopo aver ricevuto la visita di San Paolo VI. Il 26 giugno 1996 San Giovanni Paolo II ne ha riconosciuto le virtù eroiche dichiarandolo Venerabile. Lo stesso Pontefice il 27 aprile 2003 lo ha proclamato Beato.   Lo ricordiamo il 26 novembre.

La sua tomba si trova a Roma presso la Basilica di Santa Maria Regina degli Apostoli alla Montagnola. «L’unica sconfitta nella vita», lascia scritto, «è cedere alle difficoltà, anzi l’abbandono della lotta. L’uomo se muore lottando, vince, se abbandona la lotta è un vinto».

Anche i “sordomuti” hanno avuto ed hanno gran beneficio dalla nuova evangelizzazione attraverso i moderni mezzi della comunicazione messi da lui in moto.
E come dimenticare i bei pomeriggi negli istituti dei sordi allietati dai film della San Paolo?

alberione il beato della comunicazione

P. Vincenzo Di Blasio

 

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