Figlia illegittima, moglie colpita da prove, vedova contemplativa e attiva, madre inquieta e nonna serena, insegnante e infermiera, assistente sociale e organizzatrice della Carità.
Nel 1633, insieme a san Vincenzo De’ Paoli (1581-1660), fondò le Figlie della Carità (chiamate anche Suore di san Vincenzo de Paoli) e le “Dame della Carità”.
Luisa de Marillac è stata proclamata santa l’11 marzo 1934 da papa Pio XI.
Tra le Figlie della Carità elevate all’onore degli altari si ricordano anche Catherine Labouré, Giuseppina Nicoli e Rosalie Rendu.
Oltre al servizio domiciliare ai poveri e ai malati, le Figlie della Carità si dedicano alla cura degli orfani, all’assistenza agli infermi negli ospedali e agli anziani nelle case di riposo, alla cura dei disabili, anche mentali, al servizio nelle scuole e alla gestione di rifugi per donne e bambini in difficoltà.
Le Figlie della Carità rappresentano la più numerosa società femminile della Chiesa e sono presenti in 91 Paesi differenti. Alla fine del 2008, la congregazione delle FdC contava 19.436 sorelle con 2.275 case. La casa generalizia è presso il convento di Rue du Bac a Parigi.
Le suore Figlie della carità si sono occupate e si occupano delle persone sorde.
Da ricordare la loro presenza negli istituti di Siena, Torino-Pianezza, Cagliari, Sassari, Antignano…
Alle Figlie della Carità si deve ACIS Torinese, l’Azione Cattolica Italiana Sordi, sorta l’8 dicembre del 1948, ad opera di Suor Antonietta Traverso e Suor Emilia Melesso.
P.Vincenzo Di Blasio