(Concesio, Brescia, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, Roma, 6 agosto 1978).
Giovanni Battista Montini, papa dal 30/06/1963 al 06/08/1978, è stato beatificato da papa Francesco il 19 ottobre 2014 e canonizzato il 14 ottobre 2018.
Con il Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 25 gennaio 2019, la memoria liturgica di papa Montini è stata inserita nel calendario Romano Generale al 29 maggio, giorno della sua ordinazione sacerdotale. Nel calendario della diocesi di Milano, invece, cade il 30 maggio, anniversario della sua Prima Messa, nel 1920.
I suoi resti mortali sono venerati a Roma, nelle Grotte Vaticane sotto la Basilica di San Pietro.
A papa Paolo VI si deve uno dei più grossi cambiamenti della Chiesa moderna, che iniziava a rivolgersi alla gente con le parole della gente. Rese infatti più accessibile la santa Messa ai fedeli (specialmente alle persone sorde) quando, il 7 marzo del 1965, a Roma, celebrò la prima Messa in lingua italiana e con una nuova posizione del sacerdote, rivolto verso i fedeli anziché verso l’altare. Nel 1969 pubblicò il rinnovato Messale Romano.
Prima come arcivescovo di Milano (1954-1963), poi come papa avvicinò e si interessò più volte ai “sordomuti”.
Nel 1970 ricevendo in udienza speciale a Castel Gandolfo 500 sordi francesi, “profondamente commosso della loro attenzione viva e delicata”, disse: “…la nostra parola sfortunatamente è impotente a giungere fino alle vostre orecchie. Anche noi vorremmo che leggeste sulle nostre labbra…” (cfr. Rivista Effeta, n. 6-7 1970).
Nello stesso anno nei giardini di Castel Gandolfo si intrattenne famigliarmente con un gruppo di sordi tedeschi di Heidelberg, accompagnati da P. Vincenzo Di Blasio della Piccola Missione per i Sordomuti.
Nel 1971 ricevette in udienza privata il neo sacerdote sordo Fr. Cyrill Axelrod, il presidente dell’Ente Nazionale Sordomuti Vittorio Ieralla e P. Vincenzo Di Blasio pms.
Sempre nel 1971 durante la sua visita alla Terra Santa volle la realizzazione a Betlemme dell’Istituto Effetà, “che dà voce e speranza ai bambini arabi con gravi problemi di udito”, e che affidò alle cure delle suore di Santa Dorotea di Vicenza.
P. Vincenzo Di Blasio