Turismo accessibile, le città italiane fuori dalle prime dieci

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Report Class Cnbc, Singapore, Shangai e Tokyo sul podio

Singapore, Shangai, New York, Las Vegas, Amsterdam e Parigi sono alcune delle metropoli più accessibili al mondo, secondo un sondaggio realizzato da Class Cnbc che ha coinvolto quasi 4mila persone con disabilità motorie.

La classifica delle 10 città più accessibili del globo vede in testa Singapore, seguita da Shangai e Tokyo.

Nel decalogo ci sono anche tre capitali europee: Amsterdam, Parigi e Londra. Tutte le metropoli citate dagli intervistati si contraddistinguono per la presenza di mezzi pubblici efficienti, di special service strutturati ad hoc come gli ascensori e soluzioni di abbattimento delle barriere architettoniche nelle strutture ricettive che garantiscono un soggiorno, oltre che un’esistenza, più sereni per tutti. E l’Italia? Per il momento resta a guardare. Una spiegazione può essere data dal fatto che il Bel Paese conta più di 13 milioni e mezzo di edifici, di cui oltre il 70% è stato costruito prima del 1980 e oltre il 50% prima del 1970, ovvero in periodi in cui, al momento della progettazione, non si pensava all’accessibilità. Nel corso degli anni sono state promulgate varie leggi, come la legge 13/89, per disciplinare l’accessibilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche, compresi i luoghi pubblici. La soluzione? Miniascensori funzionali, che aiutano a rendere accessibili edifici privi di ascensori, e montascale di ultima generazione che, secondo gli esperti del settore, facilitano la libertà di movimento e l’accessibilità individuale.

Possono essere a pedana o a poltroncina: i primi sono usati per semplificare la vita quotidiana delle persone che si muovono con carrozzelle o con altri ausili e che sono gestiti tramite una pulsantiera di controllo con comandi intuitivi; i secondi sono ottimali per anziani e persone con lievi difficoltà motorie e sono adatte a percorsi complessi, rettilinei e curvilinei. E ancora, possono essere installate su scale esposte agli agenti atmosferici, hanno un ingombro minimo e sono caratterizzate da un design elegante e moderno. “Superare le barriere architettoniche equivale a eliminare tutti quei limiti che non dovrebbero far parte della vita di un cittadino”, afferma Lara Pollifrone, accessibility manager di Kone Italia. “Siamo chiamati a innovarci quotidianamente – afferma Lara Pollifrone – soprattutto perché entro il 2050 nel mondo ci saranno 3,5 miliardi di persone bisognose di almeno un ausilio per compensare difficoltà motorie o di altro tipo dovute all’invecchiamento e a malattie croniche.

L’accessibilità è un tema delicato che coinvolge tutti i principali settori operativi tra cui il turismo e, proprio per questo, deve essere offerta la massima efficienza possibile per superare le barriere architettoniche”. (Ansa)

 

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