Un valore aggiunto è rappresentato dalla possibilità di vivere un’esperienza di autonomia abitativa in una struttura messa a disposizione dal Comune di Cortina, supportati da un operatore per la gestione dei momenti extra lavorativi. Nel tempo libero saranno proposte alcune attività sportive e ricreative, a cura di associazioni locali, per favorire l’inclusività
CORTINA. Si chiama “Turismo sociale e inclusivo” ed è il progetto presentato negli scorsi giorni alla Alexander Hall di Cortina, declinazione locale del progetto fortemente voluto dalla Regione Veneto per migliorare l’inclusività delle principali località turistiche. Per la prima volta il progetto coinvolgerà il territorio delle Dolomiti, dove è stato individuato come partner il Comune di Cortina, che ha accettato con entusiasmo di condividere questa esperienza, in vista anche della prossima accoglienza delle Paralimpiadi.
Alla presentazione, moderata dal direttore dei servizi socio sanitari dell’Ulss Dolomiti Giampaolo Pecere, sono intervenuti il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi, che ha sottolineato come Cortina sia pronta a questa sfida, Giuseppe Casagrande in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci, che ha auspicato che questa sia prima di tutto un’esperienza di vita che mette al centro la persona. In rappresentanza della Provincia ha portato il saluto il consigliere delegato Danilo De Toni che ha rimarcato la disponibilità di tutto il territorio all’accoglienza di persone con disabilità. Hanno fatto arrivare il loro saluto, impossibilitati ad intervenire, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e l’assessora al sociale Manuela Lanzarin.
In concreto, come presentato dal direttore della disabilità dell’Ulss Dolomiti Milena Guglielminetti, il progetto che vede protagonista in questa fase Cortina, prevede che alcune persone, selezionate dai servizi per l’integrazione lavorativa delle ulss del Veneto, potranno vivere un’esperienza di tirocinio lavorativo all’interno di strutture ricettive. I tirocini si svolgeranno a marzo e giugno 2023, dando modo di sperimentare sia la stagione invernale che la stagione estiva. Saranno impegnati in cucina e sala, piccole manutenzioni di interni ed esterni, reception.
Le strutture che hanno aderito sono: Hotel des Alpes, Hotel Mirage, Faloria Mountain spa resort, Hotel Trieste, Park Hotel Victoria Mythos, Ca’Mina suite & spa. Come ha sottolineato il presidente di Ferderalberghi Stefano Pirro, questa è una occasione anche di formazione per gli operatori turistici per un nuovo approccio inclusivo che sappia accogliere e far star bene qualsiasi tipo di persona.
Un valore aggiunto è rappresentato dalla possibilità di vivere un’esperienza di autonomia abitativa in una struttura messa a disposizione dal Comune di Cortina, supportati da un operatore per la gestione dei momenti extra lavorativi. Nel tempo libero saranno proposte alcune attività sportive e ricreative, a cura di associazioni locali, per favorire l’inclusività declinate dall’assessore del comune di Cortina Monica De Mattia che con il suo staff e le associazioni del territorio sta lavorando al progetto.
Ricco il calendario delle proposte: hockey, curling, sci, pranzo in quota, laboratorio con chef, discesa in motoslitta per il periodo invernale; salite alle Cinque torri sui percorsi della grande guerra, incontro top runner alla Lavaredo Ultratrail e alla Cortina Dobbiaco, arrampicata, escursioni al Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, giornata alla palestra di Fiames con atleti paralimpici, come raccontato da Orlando Maruggi. Sempre nell’ambito del progetto, sono state acquistate delle attrezzature che favoriscono l’accessibilità: due carrozzine e un monosci che, una volta concluso il progetto, resteranno nella disponibilità del Comune di Cortina per i turisti con disabilità o mobilità ridotta. Toccante la testimonianza di Davide Giozet, presidente di Assi sport, che ha raccontato l’emozione di vivere la montagna come faceva da bambino. La montagna è di tutti, nel rispetto della natura.
Contagioso l’entusiasmo di Gioele Penoni, giovane dell’Alpago che ha svolto quest’estate un’esperienza di tirocinio inclusivo al villaggio San Paolo al Cavallino. In poche settimane è diventato un pizzaiolo provetto. Alla presentazione hanno partecipato alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine locali e delle altre ulss.