Verona anche mia, la app per visitare Verona per non vedenti, ipovedenti e non udenti

Quattro itinerari a disposizione: piazza Bra, Arche Scaligere, Veronetta, San Zeno

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di Michela Pezzani

Non solo il bastone e il cane guida possono dare una mano ai non vedenti e ipovedenti che desiderano muoversi il più agevolmente  possibile per Verona, abitanti o turisti, ma grazie a Verona anche miaapp fresca di collaudo a cui abbiamo partecipato,  si  intende dare una mano in più all’autonomia di tutti e non solo dei disabili visivi che possono scoprire o riscoprire  la città con quattro itinerari a disposizione: piazza Bra, Arche Scaligere, Veronetta, San Zeno.

Chi ha partecipato all’iniziativa

Si tratta di una iniziativa a scopo sociale di autonomia e mobilità  che nasce con l’intento di offrire a turisti, visitatori e residenti uno strumento per scoprire la nostra città attraverso una modalità nuova.
Il progetto è stato realizzato grazie al contributo dell’Otto per Mille Valdese, insieme all’associazione AMEntelibera, in collaborazione e intreccia differenti professionalità e competenze: nelle fasi di realizzazione, infatti, l’apporto fondamentale  a questa utile realtà lo hanno offerto la guida turistica e l’accompagnatore turistico, le interpreti di Lis  (Lingua italiana  dei Segni) e i rappresentanti delle associazioni di persone con disabilità.
Importante  è stato il coinvolgimento delle associazioni G.O.L.D.VIS. e Genitori Tosti in Tutti i Posti le quali  hanno dato il loro contributo in termini di conoscenze e supporto sia nella strutturazione degli itinerari che nella verifica dell’accessibilità degli stessi. Fattiva, quindi, anche l’adesione al progetto della classe 3^ASC dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale Copernico Pasoli del quale gli studenti hanno sperimentato in prima persona la app e  cosa significhi costruire e proporre un itinerario e un’esperienza di visita della città pensati per le persone con handicap sensoriali.

Come funziona «Verona anche mia»

“L’ausilio  fonde tecnologia e  multisensorialità ed è alla portata di tutti, con un occhio di riguardo alle persone con disabilità sensoriali” spiega Manuela Uber che nei giorni scorsi ha preso parte al gruppo di collaudo della app avviata nella scorsa primavera.
Gli itinerari  da fare a piedi, sono ciascuno della durata variabile dall’ora e mezza alle due ore e mezza e per ogni tour  sono presenti descrizioni dei punti di interesse storico, culturale e paesaggistico.
Il tracciato prevede inoltre  una galleria fotografica, un video di approfondimento con traduzione in Lis (Lingua Italiana dei segni).
I turisti e i visitatori che passeranno dall’ufficio turistico di Verona possono  ritirare il segnalibro di Verona Anche Mia con i riferimenti per poter scaricare sul proprio smartphone l’applicazione e usufruirne in ogni momento.

“L’obiettivo è che ognuno possa conoscere e fruire delle bellezze della città in autonomia, grazie a descrizioni contenute all’interno dell’applicazione che possono essere lette lungo il percorso a livello testuale, oppure attraverso la sintesi vocale da parte delle persone con disabilità visive o ancora attraverso la traduzione in LIS da parte delle persone sorde” precisano i fautori di Verona anche mia.
L’app è disponibile su Google Play e Apple Store per essere scaricata e fruita da ogni persona che voglia sperimentarla. La stessa è scaricabile anche direttamente dal sito web dedicato al progetto www.veronanchemia.it.
“L’evento di prova che ha riscosso soddisfatta  partecipazione  ci ha riempito di soddisfazione- conclude la guida Ubrr che ha condotto le persone  dall’Arco dei Gavi ad Arsenale e San Zeno-  Insieme abbiamo scoperto le modalità di funzionamento e raccolto suggerimenti per poterla perfezionare in futuro”.

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