Giulia Lamarca, 27 anni, è una travel blogger molto speciale. Otto anni fa, dopo un incidente in motorino, ha perso l’uso delle gambe, ma non la voglia di vivere. E di viaggiare. Da allora gira il mondo in sedia a rotelle, sfidando ostacoli e barriere. Che, soprattutto quando si tratta di prendere un aereo, sono ancora molte. Tanto che Giulia ha lanciato su Instagram la campagna #dirittoalvolo, con un video che è diventato virale.
E non a caso, perché i viaggi senza barriere interessano una fetta sempre più ampia di popolazione. Secondo un report europeo, si stima ci siano 50 milioni di potenziali turisti con qualche tipo di disabilità. E se si considera anche chi ha una limitazione fisica temporanea, gli anziani e le famiglie con bambini piccoli arriviamo a quota 150 milioni. Un mercato, quello del turismo accessibile, in grande espansione, su cui si è appena iniziato a investire.
Le carte d’imbarco sono in braille
Sui viaggi in aereo senza barriere è scesa in campo anche l’Anglat (info@anglat.it), l’associazione italiana per i diritti alla mobilità delle persone con disabilità, che ha promosso il Progetto No Barriers insieme a Turkish Airlines e con la collaborazione di Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Lo scopo? Migliorare e rendere i servizi di trasporto aereo e il sistema turistico internazionale sempre più accessibili. Gli esperti di Anglat sono andati a verificare di persona la qualità dei servizi offerti dalla compagnia aerea turca alle persone con disabilità, sia nell’aeroporto di Istanbul sia in volo: la destinazione scelta è stata Cuba, che, sorpresa, si sta aprendo al turismo accessibile. «Le novità interessanti sono diverse» spiega Roberto Romeo, presidente nazionale di Anglat. «Innanzitutto la Turkish prevede per i passeggeri con disabilità, uno sconto del 25 per cento sui voli. Per i non vedenti sono disponibili sistemi di informazione e la carta d’imbarco in braille e, a bordo, film con un’audio descrizione.
Per le persone non udenti le informazioni e le istruzioni sulle misure di sicurezza in volo sono erogate da personale formato nell’utilizzo della Lingua Internazionale dei Segni».
Le novità per i passeggeri in carrozzina
I problemi maggiori in volo, però, li hanno le persone in carrozzina. E per loro quali sono le novità offerte dalla compagnia aerea turca? «La sedia a rotelle o altri ausili che non possono essere portati a bordo vengono inseriti in una bustona di plastica prima di essere messi nella stiva, in modo da limitare il rischio che si danneggino» spiega Claudio Puppo, vicepresidemte dell’Anglat. «In più, per viaggiare con la Turkish non è obbigatorio, come succede nel caso di altre compagnie, né presentare un certificato medico né avere un accampagnatore sui voli della durata superiore a quattro ore. Un altro servizio che semplifica la vita è la possibilità di inserire una sola volta, alla prima prenotazione, i dati relativi al tipo di disabilità, agli ausili utilizzati e alle esigenze particolari: le info, infatti, vengono registrate in un data base».
Ma non è tutto. « Sui voli di lungo raggio della Turkish, ma anche di altre compagnie aeree intercontinentali, in molti casi sono disponibili toilette dove è possibile entrare con la sedia a rotelle» aggiunge Luigi Passetto, responsabile turismo accessibile di Anglat e presidente di LP tour-Viaggi senza barriere (www.lptour.it). «Viene rimosso un divisorio mobile per creare uno spazio più ampio e garantire così maggiore privacy e autonomia». Il problema è che non si può sapere prima se si viaggerà su quel tipo di aero.
Nascono i servizi per le persone autistiche
Nel nuovissimo Istanbul airport le persone con disabilità possono contare su vari servizi: dal percorso tattile per i passeggeri non vedenti alle carrozzine elettriche guidate da un addetto per muoversi velocemente all’interno dell’aeroporto. Ma non finisce qui. Ci sono servizi dedicati ai passeggeri con disabilità psichiche cone l’autismo: un particolare badge che li renda immediatamente riconoscibili da parte del personale, che è stato addestrato per comportarsi in modo adeguato e una stanza insonorizzata, uno spazio calmo dove evitare rumori e movimenti che potrebbero scatenare una crisi.
«Anche nei nostri aeroporti ci sono servizi dedicati a chi ha disturbi dello spettro autistico» dice Mark De Laurentiis, responsbile Carta dei diritti e qualità di Enac. «Il Progetto Autismo In viaggio attraverso l’aeroporto prevede una brochure dedicata ai familiari con una serie di consigli per preparare la persona autistica a un’esperienza così stressante. È possibile anche richiedere una visita guidata dell’aeroporto prima di partire, in modo da prendere confidenza con gli ambienti e vivere più serenamente il viaggio».
Le mete accessibili che non ti aspetti
Per quanto riguarda le destinazioni, le mete inclusive non sono più solo, come si potrebbe immaginare, nel Nord Europa. Il Portogallo, per esempio, ha ricevuto dall’Organizzazione mondiale del turismo il premio destinazione turistica accessibile 2019. Oppure il Marocco: «Abbiamo appena organizzato un tour di gruppo e siamo riusciti persino a mangiare in un ristorante a 2000 metri di altitudine, dotato di una rampa per l’accesso delle sedie a rotelle» spiega Luigi Passetto, che è ha fondato il primo tour operator specializzato in viaggi senza barriere, LP tour. «Oltreoceano, anche i Paesi caraibici si stanno aprendo al turismo senza barriere».
Non a caso la destinazione scelta per sperimentare direttamente in volo i servizi della Turkish per i passeggeri con disabilità è stata proprio Cuba. «Sull’ isola abbiamo testato diversi hotel accessibili» assicura il vicepresidente di Anglat Claudio Puppo, che fa parte della squadra di verificatori incaricati di andare in giro per il mondo con la loro carrozzina ad accertare e documentare il livello di accessibilità di strutture turistiche. «A l’Havana abbiamo visitato anche La Pradera, un centro medico e di riabilitazione all’avanguardia, immerso in un parco, oltre che hotel con camere accessibili. E unica struttura dell’isola dotata di veicoli con rampa per il transfert delle persone in carrozzina. A Cuba infatti i trasporti, così come l’accesso alle spiagge, sono ancora molto problematici. Abbiamo consigliato agli operatori turistici locali di dotarsi di passerelle per consentire alle sedie a rotelle di arrivare al mare e delle speciali carrozzine che consentono di entrare in acqua per fare il bagno comodamente seduti. Perché tra i compiti di Anglat c’è anche quello di dare suggerimenti per rendere le strutture e i servizi turistici sempre più inclusivi. Il nostro sogno? Avere formule di viaggio Fly & Drive con auto adattate per le persone con disabilità, in modo da permettere a tutti di viaggiare in piena autonomia».
Arrivano le guide turistiche “carrozzate” alle città d’arte
E in Italia? Se in Europa è il Portogallo ad aver ricevuto il riconoscimento come Paese più accessibile, da noi è toccato a Bibione. Che ha vinto il premio come destinazione meglio attrezzata per il turismo senza barriere. E, tra le novità in arrivo per chi viaggia in carrozzina, ci sono guide turistiche alle città d’arte realizzate da una blogger in sedia rotelle. Valentina Tomirotti, detta Pepitosa, visiterà e mapperà cinque capitali della cultura: Matera, Perugia, Mantova, Palermo e Parma. Per realizzare il suo progetto Guide carrozzate Pepitosa ha lanciato una campagna di crowdfunding. www.eppela.com/it/projects/19427-pepitosa-in-carrozza.