Streaming sempre più cari per gli utenti, mentre la società registra un trimestre da record
Profitti record per la piattaforma Netflix e pieno di abbonati che però non saranno contenti di sapere che presto il costo dell’abbonamento potrebbe aumentare. Dopo la stretta sulle password e la condivisione degli abbonamenti, la piattaforma streaming si prepara a un aumento di uno/due euro per gli utenti di Spagna e Italia. Il piano base con pubblicità passerà da 5,49 euro a 6.99, il piano standard passa a 13.99 euro e per il premium si sborseranno 19.99 euro al mese. Rimangono fermi gli abbonamenti di Usa e Canada pari a 84 milioni di utenti. Tra le novità annunciate da Netfilx c’è quella che dal prossimo anno non saranno comunicati i dati relativi agli abbonati.
“Abbiamo rispettato il nostro piano per accelerare la nostra attività e siamo entusiasti di concludere l’anno in bellezza con un ottimo quarto trimestre”, ha affermato l’azienda in una lettera agli azionisti. Netflix sta lavorando per aumentare i ricavi dalle inserzioni pubblicitarie aggiungendo tuttavia di non attendersi che la pubblicità diventi un motore di crescita prima del 2026. Dalla metà del 2022 l’aumento degli abbonati è stato pari a 57 milioni: una media di oltre 7 milioni a trimestre e con gli abbonamenti con pubblicità che sono rimbalzati da un trimestre all’altro.
Netflix batte così le stime degli analisti nel terzo trimestre con 5,1 milioni di nuovi abbonati nel terzo trimestre. Il mercato aveva previsto 4 milioni di nuovi clienti. Le azioni (-2,04%) hanno chiuso in calo nella seduta di Wall Street mentre sono in netto rialzo nell’after hours (+3,76%). Nel trimestre in considerazione hanno trainato la programmazione il giallo “The Perfect Couple” e la commedia romantica “Nobody Wants This”.
Gli utili per azione sono arrivati a 5,40 dollari, al di sopra della previsione di consenso di 5,12 dollari. I ricavi hanno raggiunto 9,825 miliardi di dollari, appena sopra la previsione di consenso di 9,769 miliardi di dollari. L’azienda ha affermato che il suo margine operativo ha raggiunto il 30% nel trimestre, rispetto al 22% dell’anno precedente.
Il colosso dello streaming punta su eventi dal vivo tra cui gli sport, una grande attrazione per gli inserzionisti. A novembre, Netflix trasmetterà in streaming un incontro tra la star di YouTube Jake Paul e Mike Tyson, a seguire le prime partite Nfl a dicembre. “Gli inserzionisti vogliono far parte di grandi momenti culturali. Una programmazione live avvincente radunerà e unirà sempre le persone”.
Assoutenti contro i rincari
“Ancora incrementi tariffari per gli utenti delle pay-tv. Dopo gli aumenti di Dazn scattati lo scorso agosto, stavolta è il turno di Netflix che ha annunciato a partire da oggi nuovi piani tariffari per i propri clienti”. Lo denuncia Assoutenti, che protesta contro l’ennesima ondata di rincari delle pay-tv e chiede l’intervento del Governo. “Il piano Standard con pubblicità passa oggi da 5,49 euro a 6,99 euro al mese, con un rincaro del +27,3%; il piano Standard senza interruzioni pubblicitarie passa invece da 12,99 euro a 13,99 euro al mese (+7,7%) mentre il piano Premium che prevede audio spaziale e massima qualità video in Ultra HD (4K) e HDR passa da 17,99 euro a 19,99 euro mensili (+11,1%). Per tutti i tre piani si potrà inoltre aggiungere un utente “extra” al costo di 4,99 euro – spiega Assoutenti – “Si tratta di una nuova batosta per i consumatori che aggraverà la spesa delle famiglie per i servizi televisivi – afferma il presidente Gabriele Melluso – Per tale motivo chiediamo a gran voce al governo di intervenire, portando il tema dei rincari delle pay-tv al vaglio del Cncu per arrivare a misure in grado di limitare lo strapotere delle società che vendono pacchetti e abbonamenti agli utenti”.
Redazione AGI