Nokia licenzierà 14.000 persone

Colpa della mancata diffusione del 5G

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Pur avendo perso il treno degli smartphone, sbaglio che le è costato la sparizione dagli elenchi delle aziende più note, Nokia è tuttora viva e vegeta, e si occupa di infrastrutture per le telecomunicazioni con il nome Nokia Networks, mentre il marchio Nokia che vediamo sui telefonini è gestito da HMD Global.

Sfortunatamente, anche in questo settore le cose non stanno andando proprio benissimo e l’azienda finlandese si è vista costretta a dare il via a una seria ristrutturazione che, come sempre accade in questi casi, hanno generato un’ondata di licenziamenti.

Con l’obiettivo di ridurre le spese del 10-15% entro il 2026 (tra gli 800 milioni e 1,2 miliardi di euro), Nokia licenzierà tra le 9.000 e le 14.000 persone nei prossimi tre anni e in particolar modo nel prossimo anno, durante il quale il taglio alle spese previsto sarà di 400 milioni.

Le divisioni più colpite dai tagli saranno quelle che si occupano della realizzazione di infrastrutture per le reti cellulari, i servizi di rete e il cloud computing, ossia quelle che hanno avuto le prestazioni peggiori negli ultimi trimestri.

Nokia è in particolare delusa dallo scarso sviluppo, quantomeno rispetto ai piani iniziali, delle reti 5G che anche nei mercati più promettenti (India e Stati Uniti) ha subito un brusco rallentamento, quando non proprio uno stop.

Lo stesso fenomeno è stato peraltro notato anche dalle aziende rivali coinvolte nello sviluppo del 5G: lo scorso febbraio Ericsson ha annunciato il licenziamento di 8.500 persone per gli stessi motivi di Nokia.

Redazione ZEUS News
 

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