Il colosso dei social network Facebook ha recentemente annunciato di aver raggiunto la soglia di 3 miliardi di utenti attivi mensili a livello globale, segnando una crescita del 6% su base annua. Si tratta di un traguardo importante per l’azienda fondata da Mark Zuckerberg, che dimostra come Facebook servito dalla piattaforma social più utilizzata al mondo.
Tuttavia, analizzando i dati più nel dettaglio, emerge che gran parte della crescita degli utenti proviene dall’Asia e dal resto del mondo, mentre appare evidente un rallentamento negli Stati Uniti e in Canada, tradizionalmente il mercato più importante per Facebook.
In particolare, il numero di utenti attivi mensili in USA e Canada è aumentato solo di 1 milione nell’ultimo anno, arrivando a 256 milioni. Al contrario, nella regione Asia-Pacifico la crescita è stata di 25 milioni di utenti, raggiungendo 1,29 miliardi di persone. Anche il resto del mondo ha registrato una crescita significativa di 16 milioni di utenti, per un totale di circa 1 miliardo.
Questi dati confermano come, a quasi 20 anni dal lancio, Facebook stia raggiungendo un punto di saturazione nei mercati occidentali più maturi, mentre continua ad espandersi rapidamente nei paesi emergenti, dove l’accesso ad internet e ai dispositivi mobili è in forte crescita.
Ciò rappresenta una sfida importante per il futuro di Facebook, che dovrà trovare il modo di continuare ad attrarre nuovi utenti e coinvolgere maggiormente quelli esistenti, in particolare le generazioni più giovani, notoriamente più refrattarie all’utilizzo di Facebook rispetto a social network concorrenti come TikTok .
Nonostante ciò, a livello complessivo la famiglia di app di Meta, che include anche Instagram, WhatsApp e Messenger, ha raggiunto i 3,9 miliardi di utenti attivi mensili, confermandosi il gruppo leader mondiale nel settore dei social media.
I buoni risultati sul fronte degli utenti hanno contribuito anche al recente trimestre positivo di Meta, con ricavi in crescita dell’11% a 31,9 miliardi di dollari, facendo risalire il titolo del 6,8%. L’azienda sta quindi mostrando una certa capacità di reazione dopo un periodo difficile, segnato anche da una significativa riduzione dell’organico pari al 24%.
di Lorenzo Tirotta