Facebook è un social per vecchi

Secondo una recente indagine, quasi il 70% dei teenager non lo usa, preferendo Instagram e TikTok

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C’è stato un tempo in cui Facebook era nuovo, accattivante e affascinante: la sua comparsa aveva fatto praticamente svanire MySpace, e tutti i “giovani” si erano ormai lasciati catturare dal social network di Mark Zuckerberg.

Poi gli anni sono passati, e le cose – o, per forse per meglio dire, le mode – sono cambiate: già nel 2018 era evidente che i più giovani stavano abbandonando Facebook per piattaforme più “fresche”, più moderne, più immediate da usare dallo smartphone, come Instagram, Snapchat o TikTok.

Dopotutto, non era stato un caso se, prevedendone il successo, già nel 2012 Facebook (oggi Meta) era diventato padrone di Instagram, pur conoscendone gli effetti non sempre positivi, specialmente sulle ragazzine; in questo modo, poteva avere comunque accesso ai dati di quei giovanissimi utenti che stavano abbandonando la piattaforma in blu.

Dal 2018 a oggi, l’emorragia di adolescenti non s’è arrestata; anzi, sembra non aver fatto altro che crescere. Stando a una ricerca condotta dal Pew Research Center, ormai il 68% dei teenager (ossia di quanti hanno tra i 13 e i 17 anni) non utilizza più Facebook.

Gli sforzi richiesti da Mark Zuckerberg, che di Facebook è l’amministratore delegato, per cercare di andare incontro alle esigenze degli utenti più giovani non sembrano aver portato alcun frutto: le piattaforme popolare tra i teenager sono altre.

Tra queste spicca YouTube che, pur non essendo un social network in senso stretto, viene usato giornalmente dal 77% degli adolescenti: poi ci sono TikTok (58%), Snapchat (51%), e Instagram (50%).

Se poi si considerano le percentuali di quanti usano le varie piattaforme non proprio ogni giorno, ma con una certa frequenza, allora si scopre che la percentuale di ragazzi tra i 13 e i 17 anni usa YouTube è del 95% (con un 19% che afferma di usare YouTube «quasi costantemente», mentre quella relativa a TikTok è pari al 67%; Meta se la cava grazie a Instagram, usata spesso (anche se non quotidianamente) dal 62% degli intervistati; viene poi Snapchat (59%).

Se si paragonano i dati attuali con quelli ricavati dal sondaggio precedente, svolto nel 2015, il crollo di Facebook diventa evidente: allora, il 71% degli intervistati usava almeno ogni tanto il social network di Mark Zuckerberg; oggi quella percentuale è pari appena al 32%.

Che cosa ci dice tutto questo? Qualcosa di ovvio, come il fatto che le mode e le piattaforme cambiano rapidamente, e qualcosa su cui ciascuno può forse essere portato a riflettere, come il fatto che a farla da padrone siano sempre di più i servizi che consentono di “mettersi in mostra” con poca fatica e tante foto.

 

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