Facebook aggiorna norme su bullismo e intimidazione

Più protezione soggetti vulnerabili e personaggi pubblici

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epa07364556 The logo of the applications Messenger and Facebook are pictured on a smartphone, next the Liberation newspaper frontpage reading 'Ligue du Lol' in Paris, France, 12 February 2019. According to reports on 11 February 2019, a group of French media members, mostly young men, is accused of concerted online harassment of female journalists for years using a Facebook group named 'Ligue du Lol' (LOL League). EPA/ETIENNE LAURENT

Facebook rafforza le norme contro il bullismo e le intimidazioni: introduce nuove regole per aumentare la protezione delle persone da molestie di massa e rafforza la protezione per i personaggi pubblici.

L’annuncio arriva in occasione della Giornata nazionale per la prevenzione e la sensibilizzazione del bullismo negli Stati Uniti.

In particolare, come spiega in un post Antigone Davis, Global Head of Safety di Facebook, verranno rimosse le azioni “coordinate di molestie di massa che prendono di mira individui a maggior rischio di danni offline, come le vittime di tragedie o dissidenti governativi, anche se il contenuto da solo non viola le nostre politiche”.

I contenuti discutibili, verranno eliminati sui profili e nei messaggi diretti.

Riguardo i personaggi pubblici come politici, giornalisti, celebrities o creators, verranno rimossi contenuti a carattere sessuali rivolti a queste persone; immagini ritoccate dispregiative; attacchi attraverso descrizioni fisiche negative che sono taggate, menzionate o pubblicate sull’account del personaggio pubblico, contenuti degradanti. “Diventare un personaggio pubblico non è sempre una scelta – spiega Davis – e questa fama può aumentare il rischio di bullismo e molestie, in particolare se la persona proviene da una comunità sottorappresentata, comprese le donne, le persone di colore o la comunità LGBTQ”.

Facebook fa sapere che nell’aggiornare queste norme ha lavorato con esperti tra cui sostenitori della libertà di parola e gruppi per la sicurezza delle donne, creatori di contenuti e figure pubbliche e che “continuerà a lavorare con esperti e ad ascoltare i membri della community per garantire che le nostre piattaforme rimangano sicure”.

 

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