Trascrizione istantanea: l’App che aiuta le persone sorde a dialogare

L’ultimo aggiornamento del 2023 è in 80 lingue, utile anche  per i congressi

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di Alessandra Romano

La tecnologia è sempre più un’alleata delle disabilità o meglio delle diverse abilità. Per le persone sorde ora c’è una nuova possibilità per non rimanere isolate e rinchiuse in se stesse. Trascrizione istantanea è l’App che trascrive tutto ciò che l’interlocutore dice. È stata resa disponibile per il download gratuito il 3 giugno del 2019 e solo per Android. L’ultimo aggiornamento, del 16 marzo 2023, ha portato alla versione 6.3. Aiuta le persone sorde a non sentirsi escluse e le rende partecipi di conversazioni con amici, ma anche di congressi di lavoro (se non si è troppo distanti da chi sta parlando).

Dialogo in 80 lingue

Grazie ad essa si può chiacchierare anche con persone straniere, poiché è disponibile in oltre 80 lingue. Altra funzione importante di questa App è il rilevamento dei suoni di alert. Infatti, è in grado di captare segnali acustici importanti come l’allarme di un incendio, il suono del campanello, tutto ciò che una persona sorda non riesce a sentire. Aiuta anche a capire se la persona che parla ha difficoltà nella trascrizione, perché magari c’è folla o musica, indicazioni che l’App fornisce.
Sicuramente parliamo di un’applicazione molto innovativa, ma non possiamo dire che sia completamente precisa. Molte volte vengono trascritte parole sbagliate, che portano sia la persona che parla che quella sorda a una sorta di agitazione per non riuscire a comunicare. Il semplice suono di una sveglia del cellulare, invece, viene interpretato come allarme antincendio. Questo significa che bisogna ancora lavorarci e migliorarlo, ma si tratta comunque di un buon punto di inizio sul quale bisogna ancora ingegnarsi. La trascrizione è fatta in tempo reale e non c’è necessità di sedersi e aspettare, rovinando il ritmo della conversazione.

Migliorare e divulgare

A volte, dunque, vengono trascritte parole sbagliate: ci sono casi in cui non vengono corrette e altri in cui l’applicazione torna indietro e si corregge in base a un ulteriore contesto aggiunto successivamente con una nuova frase. C’è da insistere, però, sulla necessità di un miglioramento dell’App. Poiché è giusto che lo stile di vita delle persone sorde, come di qualunque altro disabile, si avvicini sempre di più alla normalità. Ma soprattutto è doveroso non metterli in difficoltà e toglierli da una situazione doppiamente faticosa. È questo lo scopo del lavoro. Importante è anche che l’applicazione venga conosciuta sempre di più e di questa attività di divulgazione in ambito scolastico si è occupato Andrea Cartotto, docente e divulgatore che si occupa spesso di inclusione in ambito scolastico, oltre che di comunicazione alternativa per alunni con bisogni educativi speciali.

 

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