Il Numero Unico d’Emergenza 112 è attivo anche a Pisa: come funziona

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Si chiude la transizione in Toscana con l’inclusione delle province di Pisa e Livorno. Fra le novità la app ‘Where are U’

Redazione – Riccardo Del Lungo

Da oggi, 27 aprile, la Toscana è più unita. E’ giunta al completamento la copertura del servizio del Numero Unico d’Emergenza 112 su tutto il territorio, ora quindi operativo anche nelle province di Pisa e Livorno.

Il progetto regionale, che raccoglie le indicazioni europee, era partito nel settembre 2020: per richiedere l’intervento di una qualsiasi forza pubblica per un’emergenza il cittadino può comporre il solo 112, sarà quindi la centrale operativa unificata che filtrerà e smisterà la richiesta, attivando tutte le autorità competenti. I precedenti numeri 113, 115 e 118 (separato, ma al pari gestito, è il 1530 della Guardia Costiera) rimarranno provvisoriamente attivi, ma anche loro saranno comunque gestiti in maniera unitaria. Il servizio d’emergenza è inoltre più ricco, disponendo anche di strumenti digitali come la app ‘Where are U’.

La presentazione del Nue è stata fatta stamani in videoconferenza dalle istituzioni, che hanno celebrato questo passaggio storico. Il prefetto di Livorno Paolo D’Attilio ha sottolineato “l’importanza dell’ottimizzazione delle risorse, utile per avere anche tempi più certi d’intervento. E’ utile anche per gli stranieri, abituati a fare un solo numero d’emergenza”. Il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo ha specificato l’organizzazione territoriale delle competenze: “Tenuto conto del piano di controllo del territorio, per le aree di Pisa e Vecchiano sarà competente la Polizia, così come per Pontedera e Volterra con i due comandi divisi al 50%. La parte restante del territorio è gestita dai Carabinieri”. Il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo ha detto che si tratta di “una semplificazione per la vita dei cittadini particolarmente utile in questo periodo, perché conferma il principio di vicinanza delle istituzioni”. Soddisfatta anche la direttrice Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, secondo cui il Nue “rappresenta la presa in carico a tutto tondo del cittadino, un esempio di sinergia multidisciplinare”.

Il Nue: come funziona

A tratteggiare funzioni e numeri del servizio è stato il dottor Alessio Lubrani, direttore del Numero Unico d’Emergenza Toscana. “Sono molte le caratteristiche innovative” ha spiegato. “Oltre alla gestione centralizzata, che permette ad esempio un importante lavoro di filtro delle chiamate e l’attivazione di più centrali d’emergenza, con quindi l’attivazione dei corpi di sicurezza più adatti, c’è la localizzazione ed identificazione del chiamante, con varie modalità. Poi c’è la possibilità di monitoraggi puntuali, per valutare le performance”.

Il sistema è sempre attivo grazie alla reciproca fungibilità con il sistema Nue di Umbria e Marche: “La nostra centrale unificata di Firenze ha una gemella ad Ancona. Nel caso di problemi o numeri di chiamate eccessive, in caso di eventi particolarmente gravi, le due sale di controllo possono sopperire l’una all’altra. Si tratta quindi di una utenza complessiva pari a 7 milioni di utenti, è la gestione più grande d’Italia“. Le centrali di secondo livello toscane sono 80, 40 quelle delle altre due regioni centrali; 4,5 milioni gli utenti toscani, poco meno di 2,5 milioni quelli umbro-marchigiani.

Per concludere sui numeri Lubrani ha illustrato che “da quando il servizio è partito nel 2020 abbiamo gestito 348mila chiamate, solo circa la metà, 167mila, sono state inoltrate alle centrali operative. Si tratta di un importante lavoro di filtro che rende più efficiente il sistema. Il tempo di risposta medio alla chiamata è stato di 2,1 secondi“.

Fra le varie funzionalità c’è la app ‘Where are U’. “Permette di contattare il numero unico in vari modi oltre la chiamata vocale. C’è la chiamata muta, cioè silenziosa, per casi dove non si vuol far sapere che si sta attivando il sistema di emergenza, ed anche via chat. Si può condividere la propria posizione, molto utile per i soccorritori o le forze dell’ordine che devono intervenire”. “E’ attivo il sistema eCall – prosegue Lubrani – dopo il 2018 le auto montano un sistema che permette la localizzazione del veicolo in caso di incidente, con l’attivazione dell’air bag. Il sistema riceve le informazioni su luogo ed ad esempio velocità ed occpuanti, per individuare l’emergenza”. L’accessibilità al sistema è poi assicurato dalla modalità sms, dedicata ai non udenti, e il servizio di traduttore, con attiva una collaborazione di traduttori che copre 20 lingue. 

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