Jeenie è l’app che traduce in lingua dei segni in modo istantaneo

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Jeenie è l’app che permette di connettersi in tempo reale con un traduttore ASL il quale, prontamente, potrà aiutare l’utente a tradurre le conversazioni.

Quando ho avuto a che fare con la sordità mi sono sempre ritrovato in qualche botta di “fortuna” tale per cui, la situazione o il contesto, permetteva uno scambio comunicativo sereno. Ecco, a questo ci siamo ridotti: a chiamarla fortuna e non semplicemente “organizzazione” o “efficienza”, perché di dare per scontato un interprete LIS o un sottotitolo alla TV, proprio non ce lo possiamo permettere per il momento.

Viviamo scaricando ogni giorno milioni di applicazioni sui nostri smartphone e, sebbene ce ne siano di più o meno utili, hanno tutte in qualche modo rivoluzionato la nostra quotidianità. Tra tutte, appunto, ne troviamo una che permette alle persone sorde (e non solo) di vivere in modo più indipendente e autonomo, abbattendo barriere culturali con una semplice videochiamata. Un modo rapido per arrivare a quell’efficienza che dovrebbe essere garantita per diritto.

Si chiama Jeenie ed è l’app che vuole offrire una valida alternativa a bigliettini scritti al volo e note improvvisate chissà dove: soluzioni scomode, lente e, diciamolo, anche frustranti in molte circostanze, soprattutto le più formali. L’applicazione permette di connettersi in tempo reale con un traduttore ASL (la lingua dei segni americana) il quale, prontamente, potrà aiutare l’utente a tradurre le conversazioni con gli interlocutori inquadrati dalla fotocamera del cellulare o del tablet, parlando in vivavoce per farsi sentire da tutti i presenti, e al tempo stesso “segnando” e guardando “segnare” l’utente che ha chiamato.

La Bella Storia è che è sufficiente inviare una richiesta di aiuto, infatti, e nel giro di un minuto si viene messi in collegamento (in qualsiasi giorno e a qualunque ora) con un addetto di Jeenie: sono più di 100, al momento, gli operatori a disposizione, il tutto ad un costo pari a circa un dollaro al minuto, anche se sono stati pensati dei pacchetti che riducono le commissioni. Agli interpreti, inoltre, vanno circa la metà dei guadagni totali generati da ciascuna videochiamata, diventando così un’ottima, oltre che socialmente utile, opportunità lavorativa in grado di stimolare maggiore accessibilità e inclusione.

L’obiettivo finale, ovviamente, è quello di ampliare la scelta delle lingue dei segni messe a disposizione, e quindi gli interpreti, ad esempio aprendosi alla nostra LIS italiana, oppure a quella britannica o cinese (perché ogni lingua dei segni, come vale per tutte le altre lingue, è diversa in base al Paese di appartenenza), portando così alla nascita di milioni di nuove interazioni e scambi in tutto il mondo. A questo proposito è bene precisare: l’idea di tradurre nelle lingue dei segni è l’evoluzione del motivo per il quale Jeenie è nata, ovvero offrire un traduttore in tempo reale per tutte le lingue del mondo, magari quando si è in vacanza all’estero o per affrontare un colloquio di lavoro.

E così, allo stesso modo, che si tratti di ordinare la cena al ristorante durante un primo appuntamento romantico, di chiedere un passaggio una volta saliti sul taxi o di acquistare la maglietta appena vista in vetrina, un pezzo fondamentale di libertà può essere finalmente riconquistato con Jeenie, proprio per tutti

 

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