Da quando la maggior parte di noi passa le giornate chiusa in casa per via delle misure prese dal governo per limitare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2), le videochiamate sono diventate molto importanti sia per lavorare che per conservare la propria vita sociale e vedere i parenti che abitano lontano. Le app che permettono di fare videochiamate sono moltissime e ciascuna ha caratteristiche diverse e più o meno adatte alle varie situazioni: abbiamo fatto una lista delle più diffuse, mettendole a confronto.
Per le videochiamate con familiari e amici le più consigliate sono WhatsApp, a cui però può partecipare un massimo di 4 persone, e Skype per gruppi più numerosi. Per chi vuole usare filtri buffi durante le chiamate però bisogna usare altro: Messenger e Instagram, ad esempio. Per insegnanti e studenti una delle migliori e più usate è Zoom, che va bene anche per riunioni di lavoro o videochiamate tra colleghi. Può essere utilie soprattutto a chi non ha un abbonamento a G Suite, il pacchetto di programmi di Google per le aziende, e quindi non può usare le app di Google che sono tra le più consigliate per riunioni e gruppi di lavoro.
Skype
Secondo il sito di tecnologia CNet, Skype è la migliore app di videochiamate per due persone o piccoli gruppi. Infatti, anche se si possono fare videochiamate fino a 50 partecipanti, già in 4 o 5 l’audio comincia a fare fatica. Oltre alle videochiamate, si possono fare chiamate senza video, chat di solo testo, condivisione di file e invio di messaggi vocali. Chi la usa per lavoro può attivare la condivisione dello schermo e registrare le conversazioni per chi non è presente e vuole vedere la riunione in un secondo momento. Ha anche l’opzione sottotitoli che riporta in tempo reale sullo schermo la trascrizione delle parole dette durante la chiamata. Si può scaricare sullo smartphone, sul desktop o usare direttamente da browser. Per le aziende poi esiste anche Skype for Business, una versione a pagamento di Skype che offre alcune funzioni in più.
WhatsApp
Se non volete scaricare nuove applicazioni sul vostro smartphone e usate già abitualmente WhatsApp potete avviare una videochiamata direttamente con questa app. Ha due limiti: non supporta videochiamate con più di 4 partecipanti e si possono fare chiamate e videochiamate solo da dispostivi mobili, non da computer. Quindi è molto comoda per chiamate per pochi intimi, ma non va bene per famiglie numerose, riunioni di lavoro o gruppi di più di 4 amici.
Zoom
Secondo Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni del New York Times, Zoom è la migliore applicazione per fare riunioni online. Si può scaricare la app su smartphone, tablet o su computer, oppure usare il servizio da un browser. Offre diversi piani tariffari, tra cui il piano Basic che è totalmente gratuito e permette di fare videochiamate con un massimo di 100 partecipanti. Le videochiamate tra due persone hanno durata illimitata mentre quelle di gruppo si interrompono dopo 40 minuti, ma si possono far ripartire subito dopo.
Zoom permette di fare videoconferenze e per questo in questi giorni è molto usato dai docenti che tengono lezioni a distanza. Per partecipare alla conferenza è sufficiente avere un link o un codice numerico che viene fornito ai partecipanti da chi inizia la videoconferenza. Chi tiene la videoconferenza può mostrare presentazioni, condividere il proprio schermo o una lavagna su cui scrivere, e anche silenziare i partecipanti. Invece chi partecipa come uditore può usare la funzione “alzata di mano” per far sapere che vuole intervenire o scrivere in chat.
I piani tariffari a pagamento sono Zoom Pro (14 euro al mese) che toglie il limite dei 40 minuti, Zoom Business, pensato per piccole aziende, che permette di invitare fino a 300 partecipanti (19 euro al mese), e Zoom Enterprise o Zoom Enterprise Plus, per le grandi aziende che hanno bisogno di tariffe e piani personalizzati.
Le app di Google
Negli anni Google ha rilasciato moltissime app di messaggistica. Al momento ce ne sono tre per chi vuole fare videochiamate: Duo, Hangouts Chat e Hangouts Meet. Su Duo si possono fare videochiamate da massimo 8 partecipanti. Il suo punto di forza è che ha una qualità video molto alta e le immagini sono nitide, ma non è molto diffusa quindi se decidete di usarla dovrete probabilmente convincere le altre persone coinvolte a scaricarla.
Hangouts è la chat integrata nelle caselle di Gmail e nel Google Calendar (quando si crea un evento basta scegliere l’opzione “aggiungi conferenza” e in questo modo tutti gli invitati avranno un link diretto a Hangouts) e per questo è molto usata nelle aziende che usano la G Suite. Ma può essere usata anche da singoli account Gmail e possono essere invitati anche partecipanti senza account Gmail. Si può scaricare come app per dispositivi iOS e Android o come estensione per Google Chrome, ma si può usare anche semplicemente da browser, che sia Chrome o un altro. Alcune funzioni però, come la condivisione di schermo e l’uso della chat durante le videochiamate, sono attive solo per gli utenti che usano un computer.
Alle videochiamate di Hangouts si può partecipare in tanti, fino a un massimo di 25 utenti, ma la soluzione migliore per una riunione di lavoro è Hangouts Meet, una versione di Hangouts pensata apposta per le riunioni. Per avviare una videochiamata su Meet è necessario avere un abbonamento alla G Suite ma chiunque può essere invitato alla riunione, anche se non ha un account Google. È molto facile accedere alla riunione perché è sufficiente un link o un evento nel Calendar di Google e non serve scaricare applicazioni o estensioni sul computer o sullo smartphone.
In occasione dell’emergenza coronavirus, Google ha reso disponibili ai clienti G Suite alcune funzioni avanzate di Google Meet che solitamente possono essere usate solo da clienti degli abbonamenti G Suite Enterprise e G Suite Enterprise for Education. Fino al primo luglio si potranno fare riunioni allargate fino a 250 persone, live streaming per 100mila spettatori purché interni all’organizzazione, registrazione delle riunioni e registrazione e salvataggio dei video in Google Drive.
Messenger e Instagram
Sono molto simili e sono forse le più divertenti, per via dei filtri. Messenger è la app di messaggistica privata di Facebook e permette di fare videochiamate sia da computer fisso (ma senza i filtri) che da smartphone o tablet. Si possono aggiungere fino a 6 persone in contemporanea in video e eventuali altri (fino ad un massimo di 50) possono ascoltare e assistere alla conversazione e intervenire con l’audio e con messaggi di testo. Instagram invece permette di fare videochiamate nella sezione dedicata ai messaggi privati, ma solo da dispositivi mobili e con un massimo di 4 persone in tutto.
Houseparty
È una app un po’ diversa dalle altre, pensata per momenti di svago e videochiamate con gli amici fino a un massimo di 10 partecipanti. Permette di fare videochiamate aperte alle quali i contatti dei partecipanti che sono in linea possono aggiungersi anche senza invito. Quando uno dei nostri contatti entra in Houseparty ci arriva una notifica e viceversa, quindi possiamo decidere di entrare anche noi e avviare una videochiamata o partecipare a videochiamate aperte che vediamo già in corso. Si possono mandare messaggi privati e inviti a partecipare a giochi di gruppo a distanza.
FaceTime
È un’applicazione disponibile solo per dispositivi di Apple, quindi non può essere usata per videochiamate con persone che hanno telefoni con sistema operativo Android, né sui computer che non sono Mac con sistema operativo OS X Lion 10.7 o versioni successive. Per fare chiamate di gruppo (il massimo è di 32 partecipanti), serve che tutti abbiano iPhone 6s o modelli successivi, o iPad Pro o successivi, o iPad Air 2 o iPad mini 4. E il sistema operativo deve essere aggiornato a iOS 12.1: la app è compresa negli ultimi aggiornamenti. Per le riunioni comunque non è molto adatta, proprio perché si può usare solo tra chi ha dispositivi Apple. Per le videochiamate più intime invece è una buona soluzione: le immagini sono nitide.
Qualche consiglio in più, prima di fare una videochiamata
Ci sono alcune buone pratiche da conoscere e rispettare quando si partecipa a una videochiamata, soprattutto se in ambito lavorativo o comunque non familiare. La prima cosa da fare è prepararsi: vestirsi bene, almeno dalla cintura in su, e assicurarsi che anche lo sfondo dietro sia gradevole da vedere per gli altri (senza piatti da lavare o cumuli di vestiti). È anche bene assicurarsi di avere microfono, webcam e cuffie, se necessari, già pronti e funzionanti in modo da non far aspettare tutti gli altri partecipanti alla riunione. Chi organizza la videochiamata invece, dovrebbe assicurarsi di dare ai partecipanti abbastanza preavviso per permettere loro di prepararsi.
Un’altra buona regola è non stare troppo vicini alla telecamera per non mettere a disagio le persone con cui si parla; un mezzo busto andrà bene. Soprattutto se si partecipa a videochiamate o videoconferenze con molte persone, una buona abitudine è quella di spegnere il microfono quando non si parla, in modo che i rumori anche lievi di tutti non interferiscano creando confusione.
In generale, comunque, valgono le regole di buon senso che valgono sempre durante le riunioni: evitare commenti inutili che possano creare disordine o rallentamenti, non interrompere e ascoltare chi parla. Anche in video infatti è molto facile accorgersi se qualcuno sta leggendo le mail o scrivendo in altre chat mentre qualcun altro sta dicendo qualcosa.
Microsoft Teams
In occasione della chiusura delle scuole, Microsoft ha reso gratuita per sei mesi una versione gratuita di Office 365 E1 che include anche Microsoft Team, la sua piattaforma per chiamate e videochiamate. Di Microsoft Team esiste già una versione completamente gratuita, ma quella in offerta per i prossimi mesi avrà anche delle funzionalità in più che normalmente sono a pagamento tra cui un terabyte di spazio di archiviazione per ciascun utente, la possibilità di registrazione delle riunioni e tenere audioconferenze.
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