Redazione ZeusNews
Che attrattiva potrebbe avere un cellulare che pesa quasi 800 grammi, ha un’autonomia di 40 minuti, richiede 10 ore per essere ricaricato completamente e costa quanto un’utilitaria?
Oggigiorno, sicuramente nessuna. Ma il 6 marzo 1983, quando venne presentato, il DynaTAC 8000X di Motorola, con quelle caratteristiche, era una sorta di meraviglia, poiché inaugurava l’era della telefonia cellulare.
Certo, non era un prodotto “popolare”. Immesso sul mercato oltre un anno dopo lo svelamento – il 13 marzo 1984, avendo ottenuto l’approvazione della FTC soltanto il 21 settembre 1983 – costava 3.995 dollari; al giorno d’oggi, si tratterebbe di circa 11.500 dollari: come dicevamo all’inizio, è praticamente il costo di un’auto.
Il DynaTAC 8000X era il frutto di un lavoro iniziato molti anni prima e culminato, nel 1973, con la storica, prima telefonata da un telefono portatile, fatta dal progettista capo di Motorola, Martin Cooper, al suo omologo presso Bell e quindi avversario Joel Engel. Il telefono usato allora era un prototipo di quello che sarebbe diventato il DynaTAC 8000X soltanto 10 anni dopo, e che avrebbe offerto ai suoi acquirenti un mattoncino lungo 25 centimetri, pesante 782 grammi e capace di contenere in memoria 30 contatti, visualizzabile su un display a LED, ma soprattutto la libertà di comunicare anche in assenza di una linea fissa.Oggi il DynaTAC 8000X è certamente obsoleto, ma forse sarebbe più corretto dire che è un pezzo da museo; non soltanto per l’importanza che ha avuto in quanto antenato degli attuali smartphone, ma anche perché chi lo possiede si trova tra le mani un piccolo tesoro.
Considerata la relativa rarità – ne vennero venduti 300.000 esemplari, che per i numeri del mercato dei telefoni cellulari odierno sono quasi un’inezia – e la rilevanza dal punto di vista della storia della tecnologia, gli esemplari tuttora esistenti hanno un valore economico elevato: su eBay, per esempio, un DynaTAC 8000X è in vendita a oltre 110.000 euro.