L’edizione di quest’anno comprende 240 spazi espositivi. Il tema è Fast Forward – The Future In The Making, ovvero: come possono maker, designer, imprenditori, innovatori, cittadini avere un ruolo nel plasmare il futuro? E alla fiera si può partecipare sia in presenza che in remoto (registrandosi alla piattaforma dedicata: tutte le informazioni utili sono disponibili QUI).
di Alberto Alberti
Molta attenzione viene riservata come al solito alle applicazione di robotica. Ci sono i robot dell’Università la Sapienza, studiati per aiutare i non udenti e capaci di riprodurre il linguaggio dei segni. I robot dell’Università di Pisa, che compiono missioni in ambienti potenzialmente pericolosi per gli umani: come nel caso di Amatrice, dove, dopo il terremoto, è stato utilizzato un robot umanoide per ispezionare un edificio a rischio instabilità.
Ma la Fiera consente anche di gettare uno sguardo su nuovi materiali, spesso di origine naturale. Per esempio, è il caso del mattone biologico che può essere impiegato per isolamento acustico o anche per la pavimentazione, prodotto a partire dal micelio (cioè l’apparato vegetativo dei funghi) e dagli scarti del caffè, della canapa o dall’erba di sfalcio. In questo modo, si riutilizzano materiali che invece vengono trattati ancora abitualmente come rifiuti.