Intesa Ierfop e fondazione Lucia Guderzo per impiego software
La sensazione di isolamento è uno dei maggiori ostacoli affrontati dalle persone sordo-cieche, specie se anziane
Tuttavia, grazie a strumenti efficaci la realtà può cambiare.
Per questo Ierfop e fondazione Lucia Guderzo di Loreggia (Padova) hanno sottoscritto un protocollo siglato a Cagliari dai rispettivi presidenti Roberto Pili e Davide Cervellin. L’obiettivo è divulgare la conoscenza e favorire l’impiego di Winlucy, un software realizzato dalla fondazione Lucia Guderzo per favorire l’utilizzo del computer in maniera facile per le persone sordo cieche e che via via si è rivelato uno strumento efficace per far usare il computer a persone anziane o con altre disabilità.
Il cuore di questa rivoluzione tecnologica risiede nella sua semplicità d’uso. “Per le persone anziane è fondamentale avere dispositivi intuitivi e facili da comprendere e Winlucy permette alle persone sordo-cieche di esprimersi e interagire con il mondo con una sorprendente autonomia”, spiega Davide Cervellin.
Permette di adattare la visualizzazione sullo schermo del computer al visus della persona – ingrandimento dei caratteri, cambio dello sfondo/colori, aumento del contrasto, vocalizza tutto quello che appare sullo schermo con sintesi vocale di alta qualità e per le persone cieche permette il suo utilizzo in collegamento con un display braille. Così si può gestire la posta elettronica, scrivere e consultare un testo, leggere quotidiani e riviste, accedere ad un’ampia libreria digitale, gestire la rubrica telefonica, l’agenda degli appuntamenti, ascoltare musica, visualizzare filmati, fare giochi per allenare la memoria o consultare le previsioni meteo. Richiede solo qualche ora di istruzione e formazione che verrà svolta a carico degli operatori Ierfop e viene dato gratuitamente in uso alle persone stabilite dall’organizzazione.
“Attraverso l’uso del programma tantissime persone sordo-cieche, con disabilità complesse o persone in età avanzata hanno potuto beneficiare dell’offerta dello sviluppo digitale”, commenta Davide Cervellin.
Per Roberto Pili “il progresso tecnologico, quando guidato dalla passione e dall’impegno sociale può veramente fare la differenza. Questo software rappresenta un passo avanti significativo nel campo delle tecnologie assistive per persone sordo-cieche anziane, dimostrando che quando l’innovazione è alla portata delle persone più fragili, nulla è impossibile”.
Redazione Ansa