Maker Faire 2022, ⭐ tecnologia al servizio dei disabili

La grande fiera dell’innovazione, che si svolgerà a Roma dal 7 al 9 ottobre negli spazi del Gazometro, esplora le novità create per i portatori di handicap. Dai biosensori per la balbuzie alle app studiate per la sclerosi multipla

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di Raffaele D’Ettorre

Tecnologia e creatività al servizio della disabilità: è una delle mission dichiarate di Maker Faire Rome, la grande fiera dell’innovazione promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma tramite la sua azienda speciale Innova Camera. Una vetrina importante (700 mila i visitatori complessivi delle ultime nove edizioni di MFR, per un totale di 3 mila progetti esposti) per dare visibilità e nuove soluzioni tech a un settore che, con 3,1 milioni di persone disabili, compone oggi il 5,2% della popolazione italiana.

In risposta alla call degli organizzatori, anche quest’anno i maker di tutto il mondo si sono fatti avanti con progetti innovativi pensati per risolvere i problemi di salute e disabilità più diffusi: sono tantissimi infatti i prototipi che potremo toccare con mano visitando gli stand della sezione “Wellness & Healthcare” della fiera, che si terrà dal 7 al 9 ottobre presso gli spazi del Gazometro Ostiense. A cominciare da “VR & Biosensors”, un visore che sfrutta la realtà virtuale e degli appositi biosensori per la diagnosi e il trattamento della balbuzie. Il progetto, presentato dal Centro di Ricerca e Cura Balbuzie di Roma, nasce da un’idea tanto semplice quanto potenzialmente efficace: utilizzare la VR per ricreare situazioni quotidiane che il paziente percepisca come reali, rilevando poi attraverso i sensori la sua risposta emotiva a determinati eventi, con particolare attenzione al livello di stress.

I DATI
Sulla base dei dati raccolti, i terapisti potranno così formulare una diagnosi più accurata e progettare un percorso di riabilitazione personalizzato. Per tutte le persone affette da sclerosi è pensato invece il progetto DIGICOG-MS, una app sviluppata dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla che propone in digitale i più diffusi test cognitivi, per valutare le funzioni cerebrali più colpite dalla malattia. Grazie alla tecnologia, sarà possibile monitorare ad esempio la velocità con cui il paziente elabora le informazioni, la sua memoria verbale e la capacità di linguaggio, e la app potrà essere utilizzata sia in maniera autonoma, sia con la supervisione di un medico da remoto. Sempre in tema di sclerosi e più in generale di declino delle funzioni cognitive verrà presentata “Crono”, un’applicazione web composta da due giochi pensati per valutare la nostra memoria e individuare i primi segni di deterioramento cognitivo.

LA VIBRAZIONE
Molto interessante anche il progetto L.A.M.A., un visore che è anche un vero e proprio “sonar per umani”. Grazie a tre sensori ad ultrasuoni disposti in modo tale da poter ricoprire l’intero campo visivo, il dispositivo vibra a intervalli diversi a seconda di quanto siano lontani gli ostacoli, consentendo così ai non vedenti di muoversi più agevolmente. All’interno del visore è presente anche un rilevatore di caduta collegato a un segnale acustico, per avvertire i passanti in caso di emergenza. Particolare attenzione anche alla mobilità e alla riabilitazione dei bambini affetti da handicap. Bike Adapter è un progetto open source sviluppato dalla community di volontari di e-Nable Italia, che permette ai bambini con problemi agli arti di collegarsi direttamente al manubrio della bici tramite un adattatore personalizzato stampato in 3D, che fornisce ai bimbi una maggiore sicurezza alla guida.

LE PEDANE
Sempre ai più piccoli è indirizzato il modulo Kineboard, installabile sulle più diffuse pedane per la riabilitazione e collegabile poi a smartphone e tablet per rendere il percorso fisioterapico meno noioso con giochi, esercizi specifici e videogame. Videogame che negli ultimi anni sono diventati un potente strumento riabilitativo, e rendere l’intrattenimento elettronico più accessibile è così diventata nel tempo una priorità anche per i maker. Ed è così che è nata l’idea per FlyBox, un particolare controller che consentirà alle persone con problemi alle gambe di sperimentare al meglio i simulatori di guida. I classici sim racing (Assetto Corsa, iRacing etc.) sono infatti progettati per essere usati al meglio con una pedaliera da attivare usando la forza delle gambe, ma questo rappresenta un ostacolo per chiunque abbia una disabilità ed è costretto quindi a usare un normale joypad, che però risulta meno efficace e accurato. Il maker Francesco Frate ha così ideato un modulo aggiuntivo da applicare alle pedaliere tradizionali dotato di acceleratore e freno azionabili tramite l’uso dei pollici, raggiungendo così la stessa performance e le stesse sensazioni di guida usando soltanto le mani.

 

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