Municipi più accessibili ai cittadini sordi grazie alla tecnologia

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Introdotto in due comuni del veneziano un sistema che mette a disposizione via app interpreti in lingua dei segni italiana, anche grazie alla legge regionale che ora la riconosce

Come sappiamo, i siti web delle pubbliche amministrazioni hanno delle particolari prescrizioni di usabilità ed accessibilità, per garantire che i cittadini con disabilità non siano ostacolati nel loro accesso e fruizione. Ma la pubblica amministrazione è fatta anche di uffici e persone fisiche: dagli uffici municipali alla biblioteca, per fare un paio di esempi.
La buona notizia è che anche nell’ambiente fisico è possibile sfruttare gli strumenti che la tecnologia ci offre, per migliorare l’accessibilità di spazi ed informazioni.

ACCESSIBILITA’ IN MUNICIPIO – Ne è un esempio l’introduzione recente di un servizio di video-interpretariato in LIS per utenti sordi in un paio di municipi veneti, che potranno godere di un interprete disponibile da remoto (in video chiamata via app) per poter comunicare con cittadini sordi che si rivolgano ai loro uffici.
Apripista è il Comune di Mira, nel Veneziano, ma altri stanno seguendo l’esempio, come Monastier, nel Trevigiano.

INTERPRETE LIS VIA APP – Questi due Comuni hanno attivato VEASYT Live!, un servizio di video-interpretariato professionale da remoto, via computer e tablet, in LIS e in 15 lingue vocali per interloquire con i cittadini sordi e con cittadini di lingua straniera. L’interprete è in linea in meno di tre minuti dalla richiesta. Accade grazie ad una startup innovativa nata all’Università Ca’ Foscari Venezia, lo spin-off VEASYT, e ad una nuova legge regionale che riconosce la lingua dei segni italiana (LIS) e promuove l’inclusione sociale delle persone sorde (approvata dal Consiglio Regionale del Veneto il 15 febbraio 2018).

ACCESSIBILITA’ AD UNA SPESA SOSTENIBILE – Questi esempi dimostrano come gli interventi per promuovere e garantire l’accessibilità non richiedano sempre impegni onerosi.
“I Comuni hanno sempre meno risorse – ha dichiarato Marco Dori, sindaco di Mira – ma questa app permette comunque di aumentare i servizi offerti alla cittadinanza con una spesa sostenibile. Oggi le nostre comunità sono dei mondi in miniatura. Le attività di interpretariato e di mediazione culturale sono necessarie per fornire risposte, e servizi, all’altezza della nuova realtà. Pensiamo agli utenti dei servizi sociali o dell’anagrafe, o al servizio di polizia locale, ma anche negli uffici tecnici è importante farsi capire bene, onde evitare errori ed incomprensioni”.

ATTUAZIONE DELLA LEGGE SULLA LIS – L’introduzione di questo servizio nei comuni veneti ha preso il la anche grazie alla legge regionale che ha riconosciuto la LIS e ne prevede l’utilizzo sul territorio, stanziando anche dei fondi per la sua attuazione. Inoltre, la legge “promuove l’inclusione e l’integrazione sociale delle persone sorde, sordocieche o con disabilità uditiva o con deficit di comunicazione e di linguaggio come nei disturbi generalizzati dello sviluppo ed altre patologie del sistema nervoso centrale e comunque non collegate alla sordità”.

https://www.disabili.com


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Redazione

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