Nell’istituto di credito del gruppo BNP Paribas l’innovazione è trasversale a tutte le funzioni. Ogni anno vengono analizzati 100 progetti. Due sono diventati realtà grazie alla collaborazione con giovani imprese: Pedius e Qurami
Open Innovation in Practice
Permettere l’uso del telefono a chi non ha l’udito; non sprecare tempo nelle code. Non sono gli indizi di un quiz televisivo ma istanze a cui sta lavorando BNL, la Banca Commerciale del gruppo BNP Paribas.Si tratta di esigenze molto diverse tra loro ed anche molto distanti dal business specifico di una banca.
Se un’organizzazione dovesse decidere di fare ricerca per sviluppare soluzioni nei confronti di questi differenti ambiti, seguendo le tradizionali prassi di sviluppo di innovazione, probabilmente dovrebbe avviare tre aree di progetto, staffarle di risorse con competenze specifiche, dotarle di un budget e seguirle con cura nei risultati, mettendo in conto tempi lunghi di sviluppo. Se poi l’organizzazione fosse una banca si troverebbe nella circostanza di distogliere tutti questi asset dal proprio core business.
La scelta di BNL è stata di aprirsi all’Open Innovation, acquisendo innovazione sviluppata esternamente da tre, ormai famose, startup, come raccontano Alessandro Ciani, Responsabile IT Customer Satisfaction, e Luigi Maccallini, Retail Communication Manager, all’ultimo Wired Next Fest di Milano.
Da questo approccio sono nate infatti la collaborazione con Pedius, la startup che permette alle persone sorde di parlare al telefono tramite delle tecniche di sintetizzazione vocale che trasformano il testo in voce e la voce in testo, collaborazione nata pensando all’esigenza di bloccare carte di pagamento perdute da parte di persone non udenti; a cui si aggiunge la collaborazione con Qurami, il servizio che permette di gestire al meglio il tempo di attesa nelle code, attendendo il proprio turno virtualmente, e di conoscere, in tempo reale, il numero di persone che sono già in fila.
In BNL Gruppo BNP Paribas l’Innovazione è una cellula trasversale presente in tutte le funzioni: all’interno della funzione Comunicazione si trova la responsabilità unica dell’innovazione, ma ogni Direzione ha una propria struttura dedicata, come nel caso della Direzione IT, che dal 2014 vanta un Osservatorio Tecnologico IT. Nel corso degli ultimi tre anni l’obiettivo dell’Osservatorio tecnologico è stato quello di aumentare il committment dei colleghi interni, appartenenti sia alla Direzione IT sia alle altre funzioni aziendali, per stimolare in tutto il Gruppo la cultura dell’innovazione, anche con newsletter, webinar e il coinvolgimento in eventi. In particolare, in BNL il processo di Open Innovation analizza ogni anno circa 100 iniziative da cui vengono attivati dai 2 ai 4 progetti. La prima fase è di scouting, ossia di raccolta delle informazioni e ricerca delle iniziative di valore da sviluppare; la seconda fase prevede l’approfondimento delle iniziative declinate nell’ambito bancario; la fase successiva è quella della valutazione in possibili ritorni economici per dare il via alla sperimentazione; infine il prototipo viene analizzato insieme alle altre funzioni di Business e, se valutato positivamente, passa alla fase progettuale vera e propria in carico alle Line. In questo modo l’innovazione diviene davvero collegiale coinvolgendo tutte le Direzioni.
* Alessandra Luksch è Direttore dell’Osservatorio Startup Intelligence