Gli apparecchi per non udenti negli uffici del Comune

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Una grande novità per gli sportelli di uno dei principali e più frequentati uffici del Comune di Varese, l’Anagrafe, è stata presentata ieri mattina a Palazzo Estense. La nostra città, prima in Lombardia, si è dotata infatti di apparecchiature ad induzione magnetica che favoriscono la fruizione dei servizi per le persone con disabilità uditiva, grazie ad una donazione del Pio Istituto Sordomuti.

di Simone Ambrosetti

«Questa novità dimostra la volontà di Varese di abbattere non solo le barriere architettoniche ma anche quelle che alterano la qualità di vita dei cittadini» commenta l’assessore Roberto Molinari (Foto by Varese Press)

Grandi vantaggi

I pannelli ad induzione magnetica installati portano grandi vantaggi uditivi agli utenti portatori di dispositivo acustico dotato di bobina telefonica. Trovandosi in un ambiente attrezzato con questa tecnologia, è possibile ricevere in maniera chiara e immediata le parole dell’operatore al di là dello sportello direttamente sul dispositivo, senza interferenze e alterazioni elettromagnetiche dovute ad una distanza eccessiva o ai rumori ambientali: un fatto di chiara utilità in luoghi pubblici affollati o rumorosi, come può essere appunto uno sportello comunale. Tre le postazioni che sono state dotate di questa tecnologia, due all’Ufficio Anagrafe principale e una allo sportello separato che rilascia le carte d’identità, tutte facilmente riconoscibili grazie al simbolo internazionale che le identifica.

«Abbattiamo le barriere»

«Un grande ringraziamento al Pio Istituto Sordomuti – ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – infatti grazie a questa tecnologia miglioriamo l’accessibilità dei cittadini ai servizi del Comune, uno tra gli obiettivi che ci siamo posti. La nostra amministrazione è alla ricerca del coinvolgimento del privato, in questo caso del privato sociale, che ci consenta di effettuare degli interventi che altrimenti non sarebbero stati possibili. Questo indica la capacità del Comune di Varese di interloquire con diversi soggetti e soprattutto la volontà di abbattere tutte quelle barriere, non solo architettoniche ma anche di altro tipo, che alterano la qualità di vita dei nostri cittadini: in questo caso l’accesso ad un ufficio pubblico, l’Anagrafe, che è in assoluto uno dei più frequentati dagli utenti». Vito Luigi Lepore, presidente della sezione provinciale dell’Ente Nazionale Sordi, ha ringraziato per l’installazione di questa importante tecnologia il Comune e il Pio Istituto Sordomuti, che era rappresentato da Daniele Donzelli e Oreste Premoli, rispettivamente presidente e consigliere dell’Istituto.

Donzelli ha sottolineato come il Pio Istituto abbia alle spalle una lunga storia di attività caritatevoli e benefiche: «Il nostro ente è nato nel 1854 a Milano con lo scopo originario di occuparsi ed educare i sordomuti meno abbienti della Diocesi di Milano. Cessata l’attività didattica nei primi anni Novanta, in seguito alla chiusura delle Scuole Speciali e all’inserimento di tutte le forme di disabilità nella scuola pubblica, da allora ci siamo dedicati a finanziare e sostenere progetti destinati alle persone con disabilità uditiva. In questo periodo storico stiamo aiutando le amministrazioni comunali, un ambito con cui sicuramente i sordi hanno a che fare. Varese è il primo comune con cui collaboriamo, ne seguiranno altri in provincia e stiamo organizzando per il Comune di Milano un servizio analogo a quello presentato oggi».

Gli altri progetti

L’iniziativa per la migliore accessibilità dell’Ufficio Anagrafe non è l’unica prevista dal Pio Istituto Sordomuti per la nostra città, come spiegato dal presidente Donzelli: «Stiamo organizzando un intervento simile anche nei confronti dei taxisti di Varese, metteremo delle attrezzature all’interno dei veicoli in modo tale che le persone sorde che dovessero utilizzarli possano essere facilmente sentite ed ascoltate dai guidatori. È un’iniziativa davvero all’avanguardia, che ad esempio in una città come Londra è la regola per la quasi totalità dei taxi».

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