CAGLIARI, 30 GIU – Dai bronzetti alle navicelle nuragiche. Sino alla Dea madre. I reperti, anche se si tratta delle copie, possono essere non solo visti ma essere presi in mano, toccati e accarezzati. Museo archeologico di Cagliari sempre più “liquido”.
In grado cioè di adattarsi alle diverse tipologie di utenti: pronto un nuovo percorso tattile per tutti i visitatori, disabili e non. Per questo sono state realizzate delle repliche fisiche fedeli dei reperti più prestigiosi, e anche più delicati, attraverso l’impiego di acquisizione, elaborazione e stampa 3D. Decisiva per questa svolta la collaborazione tra Museo, Crs4 e Sardegna Ricerche.
Non solo: ci sono anche i video che spiegano la storia antica della Sardegna con il linguaggio dei segni.
E poi pannelli con ciotole, scodelle e vasi in rilievo per rendersi conto, con le mani, di dimensioni e consistenza. Le novità sono state illustrate dal direttore del museo Donatella Mureddu e dal direttore del polo museale Giovanna Damiani.