Il futuro della polizia locale passa sempre più attraverso la tecnologia. E la Polizia Municipale non fa eccezione. Il Comune di Firenze partecipa al progetto Citycop promosso dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 finalizzato al miglioramento del rapporto fra cittadini e istituzioni insieme ad altri 20 partner, tra cui alcune forze di polizia, enti di ricerca, università.
In concreto la Polizia Municipale, insieme alla direzione sistemi informativi, sperimenterà le soluzione che verranno individuate e implementate via via. Il progetto prevede una fase iniziale di analisi e raccolta dei requisiti necessari per lo sviluppo di una App, presso i principali enti utilizzatori.
E proprio per fare il primo confronto nei giorni scorsi si è svolto in Palazzo Vecchio un workshop cui hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni coinvolte a più livelli nel progetto. Presenti anche l’assessore alla sicurezza urbana e Polizia Municipale Federico Gianassi e il comandante Marco Seniga.
Il sistema CityCop che si concretizzerà in una APP per smartphone e in un portale on line sarà poi essere testato in quattro città già individuate tra cui Firenze (anche Lisbona, Sheffield e Bucarest) e potrà poi essere utilizzato in ogni città europea con specifiche legate alle situazioni locali.
Obiettivo dell’APP che sarà sviluppata dalla Polizia Municipale di Firenze fornire alla cittadinanza una serie di servizi come trovare e contattare in modo semplice e veloce il comando, le sedi decentrate e i presidi mobili di polizia locale più vicine alla propria posizione; segnalare su mappa di problemi di circolazione, divieti e limitazioni; comunicare avvisi urgenti per la cittadinanza; modalità per la compilazione del modello per la constatazione amichevole di incidente (CID); effettuare il pagamento dei verbali di accertamento; avere in tempo reale la disponibilità dei posti nei parcheggi.
Le applicazioni saranno tradotte in diverse lingue e quindi lo strumento potrà essere utilizzato anche da cittadini stranieri e turisti oltre che da coloro che utilizzano la lingua dei segni.
Fonte: Comune di Firenze – Ufficio Stampa