I siti Internet degli enti ed istituzioni pubbliche devono essere pienamente accessibili per tutti i cittadini. Lo chiedono gli eurodeputati della commissione mercato interno (Imco) del Parlamento europeo che hanno approvato a larga maggioranza un’apposita proposta di normativa.
La proposta di direttiva relativa all’accessibilità dei siti web degli enti pubblici mira a rendere i siti Internet come quelli utilizzati per compilare la propria dichiarazioni fiscale, fare domanda di sussidi di disoccupazione o avvalersi di determinati servizi di assistenza pubblica, accessibili al cento per cento a ogni categoria di persona, portatori di handicap e anziani compresi.
Secondo la relazione dell’eurodeputata ceca e liberale Dita Charanzova, oggi solo un terzo dei circa 761mila siti Internet del settore pubblico rispettano gli standard internazionali di accessibilità, con misure quali la possibilità di aumentare la dimensione dei caratteri dei testi, fruire dei video tramite il linguaggio dei segni o navigare esclusivamente con l’utilizzo della tastiera. Gli eurodeputati chiedono anche che questi standard siano rispettati dai siti Internet dei soggetti privati che svolgono funzioni o servizi pubblici, come la fornitura di energia, acqua e gas e tutti i servizi attinenti all’assistenza sanitaria.
Dopo l’approvazione della commissione Imco, inizieranno il prossimo 26 gennaio le negoziazioni ufficiali tra i rappresentanti delle tre istituzioni Ue. (ANSA)