Rai, venerdì 2 ottobre “Disability Pride 2020” su RaiPlay

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Roma – Quest’anno l’annuale appuntamento di piazza organizzato dal Disability Pride Network, per focalizzare l’attenzione della società civile sul mondo delle disabilità fisiche ed intellettive, per motivi “Covid” si trasformerà in uno spazio televisivo dedicato, che andrà in onda su Rai Play il prossimo 2 ottobre a partire dalle 21.

Il programma fa pertanto proprio lo spirito e gli obiettivi del Disability Pride e cioè riportare l’attenzione sulle problematiche delle disabilità fisiche ed intellettive, attraverso testimonianze, riflessioni, propositi e condivisioni di valori, raccordando Associazioni e Istituzioni sui temi della disabilità.

Dallo studio TV5 di Via Telada e grazie anche a collegamenti in esterna con il Teatro Ghione – che ospita in parallelo l’evento Disability Pride live- verrà esplorato ed analizzato da vari punti di vista il mondo della disabilità, della diversità, dell’accoglienza, delle barriere, dei diritti, e ci si chiederà cosa fare. Ciascun aspetto diventerà un’area tematica all’interno della quale si alterneranno con un ritmo incalzante e “leggero” case history, servizi ed ospiti in studio, testimoni delle varie disabilità sensoriali ed intellettive, rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni, e le esibizioni artistiche dei performer disabiliIl tutto raccordato sapientemente dal filo conduttore dei presentatori in studio, Guido Barlozzetti accompagnato da Carmelo Comisi, Presidente della Onlus Disability Pride.Dal Teatro Ghione, Arianna Ciampoli, Roberta Blasi e Caterina Raspanti coordineranno gli interventi tra cui la consegna di 2 Premi, il “disability Prize” alle sorelle Paolini, attiviste e formatrici con disabilità, e il “disability ad honorem” assegnato ad Amadeus e ad Elio Germano, per la sensibilità mostrata verso le disabilità e le forme di accessibilità sensoriale nella vita privata ed in quella artistica.

L’intero programma sarà accessibile in diretta attraverso i sottotitoli e la Lingua dei Segni Italiana per i sordi, e l’audiodescrizione per i ciechi.

 

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