Tre cartoni animati, con protagonisti i Mini Cuccioli di Rai Yoyo, per avvicinare i bambini alle azioni di contrasto al Coronavirus, ora tradotti anche in Lingua dei Segni Italiana – LIS: questo il risultato della collaborazione tra Regione Veneto, Ulss 3 Serenissima, il Gruppo Alcuni di Treviso e, per la parte relativa alla traduzione in LIS, l’Ente Nazionale Sordi di Belluno e la Cooperativa Blhyster, con il patrocinio del Comune di Belluno.
Particolare soddisfazione per l’iniziativa è espressa dal Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro: «Fin dall’inizio di questa emergenza, abbiamo attivato una collaborazione con Blhyster e l’ENS per la traduzione dei nostri videomessaggi in Lingua dei Segni.
In un momento tanto delicato, infatti, abbiamo ritenuto indispensabile raggiungere tutti i cittadini e spiegare loro la situazione che stiamo vivendo e i vari provvedimenti nazionali e regionali. Da questa collaborazione è poi nato anche lo sportello “Io resto a casa…e ci segniamo”, che consente a tutte le persone sorde di inviare via WhatsApp domande scritte o in video che poi Blhyster inoltra al nostro sportello di ascolto sociale: è stato uno strumento importantissimo in questo periodo nel quale le persone erano chiuse in casa e quindi non c’era la possibilità di un’interazione diretta».
«I servizi dello sportello e della traduzione in LIS dei videomessaggi sono stati resi possibili da un contributo di Fondazione Cariverona, ottenuto nell’ambito dei contributi erogati per l’emergenza tramite la Caritas diocesana, che ci ha consentito di coprire le spese per l’avvio. – spiega Francesco Santin, presidente di Blhyster – Vista anche l’attività della nostra cooperativa in ambito delle politiche giovanili, è per noi una soddisfazione poter rendere accessibili questi cartoni animati grazie anche al coinvolgimento diretto di una persona sorda segnante, Andrea Burgio, che si è impegnato nella realizzazione dei video in LIS.
È questa infatti un’importante occasione per favorire il protagonismo delle persone sorde soprattutto nei servizi in cui queste possono essere un’importante risorsa e riferimento nella diffusione della propria lingua, la lingua dei segni».