Un film a misura di ciechi e sordi

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Per rendere Pordenone una città più accessibile alle persone disabili non è sufficiente abbattere le barriere architettoniche, bisogna anche impegnarsi per superare gli ostacoli sociali e culturali. Ci provano le sezioni di Pordenone di Unione italiana ciechi e ipovedenti onlus ed Ente nazionale sordi, in collaborazione con Cooperativa sociale Itaca e Bcc Pordenonese – Associazione di volontariato San Pietro Apostolo.

French actress Ariana Rivoire poses during the photocall for 'Marie Heurtin' at the 67th Locarno International Film Festival in Locarno, Switzerland, 10 August 2014. The movie is presented in the Piazza Grande section of the festival which runs from 06 to 16 August.  ANSA/URS FLUEELER
French actress Ariana Rivoire poses during the photocall for ‘Marie Heurtin’ at the 67th Locarno International Film Festival in Locarno, Switzerland, 10 August 2014. The movie is presented in the Piazza Grande section of the festival which runs from 06 to 16 August. ANSA/URS FLUEELER

Il 23 maggio, a Cinemazero, anche le persone cieche e sorde potranno andare al cinema: alle 20.45, infatti, è prevista la proiezione del film “Marie Heurtin – Dal buio alla luce”, storia vera di una ragazza sordocieca che trova la luce attraverso la comunicazione con l’altro. La novità è molto semplice, quasi banale non fosse per il fatto che di iniziative di questo genere ce ne sono ancora poche in Italia: la proiezione consentirà l’universalità della visione (e dell’ascolto) del film a tutti, anche alle persone con disabilità uditiva e visiva, dal momento che saranno garantite la sottotitolazione (presente) e l’audiodescrizione del film (scaricabile gratuitamente tramite l’applicazione Moviereading nel proprio dispositivo smartphone o tablet).

«L’iniziativa nasce dalla volontà di rendere fruibile a tutti un’opportunità come la visione di un film al cinema – spiegano gli organizzatori – che spesso la maggior parte delle persone ritiene scontata. L’accessibilità alle proposte culturali dovrebbe essere una norma e non un’utopia, poiché così non è attraverso questa proposta facciamo un primo passo in questa direzione». “Marie Heurtin” racconta una storia realmente accaduta, diretta da Jean-Pierre Améris e ambientata nelle campagne della Francia di fine Ottocento, dove Marie (Ariana Rivoire, sorda anche nella realtà) non vede e non sente. L’unica relazione ce l’ha con i genitori e con il perimetro della sua casa. Vive come una selvaggia, prigioniera

di un istinto animalesco e primitivo. Al termine della proiezione ci sarà un confronto sul tema della comunicazione accessibile attraverso interventi e testimonianze. Sarà garantito il servizio di interpretariato italiano-Lis. Il costo del biglietto è di 4 euro.

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