Il cinema di Robert Bresson con Ezechiele

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Una settimana di grandi film con il cineforum Ezechiele. Si comincia domani (3 maggio) al Cinema Astra con il ciclo Il cinema ritrovato – Robert Bresson. Alle 19,45 si proietta Au Hasard Balthazar di Robert Bresson – Francia, 1966 – 95’ con Anne Wiazemsky, François Lafarge. In collaborazione con la Cineteca di Bologna

cinemasalaIl personaggio del titolo è un asino, testimone involontario e imparziale delle tragiche vicende di Marie, ragazza selvaggia in un paesino rurale della Francia, oggetto di attenzioni morbose e violenze.

Una libera traduzione potrebbe configurarsi come: ‘Alla deriva Balthazar’. Poiché proprio questo è il senso della vita dell’asinello: la sua purezza e la sua bontà non hanno spazio in un mondo ormai privato della Grazia.
Sempre martedì al cinema Astra tornano le Prime visioni. Per la rassegna Fedi in gioco alle 21,30 è in programma Marie Huertin di Jean-Pierre Améris – Francia, 2014 – 95’ con Isabelle Carrè, Ariana Rivoire. La vera storia della quattordicenne sordo-cieca Marie Heurtin nella Francia del tardo Ottocento. Il padre di Marie, un umile artigiano, non si rassegna al giudizio del medico che la giudica “idiota”. Disperato, si reca presso l’istituto di Larnay vicino Potiers, dove la giovane suor Margherita, nonostante lo scetticismo della Madre Superiora, prende sotto la propria ala quel “piccolo e selvaggio animale” e dedica tutta se stessa a strappare Marie dal buio che la avvolge.
Biglietto unico 5 euro per i due film.
Mercoledì (4 maggio) alle 21 gli eventi si spostano all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca con un omaggio a Roman Vad nella rassegna Lucca Classica Music festival. Si proietta Giulietta e Romeo di Renato Castellani – Italia, 1954 – 102’ con Laurence Harvey, John Gielgud, Elio Vittorini
Leone d’oro alla Mostra di Venezia. Ingresso gratuito per i soci – In collaborazione con l’Associazione Musicale Lucchese.
Siamo nel 1954 e alla Mostra di Venezia si assiste alla fine ufficiale del neorealismo: Visconti presenta Senso, ma è Renato Castellani a vincere il primo premio con Giulietta e Romeo. Si dirà che è entrata la politica nel verdetto della giuria; fatto sta che sono entrambi dei grandi film, capaci di rappresentare una sterzata in direzione del realismo storico, dotati di gusto figurativo pittorico e da considerare la prima incursione espressiva nel colore del cinema italiano. La colonna sonora porta la firma di quel grande uomo di musica – non solo compositore, ma divulgatore, storico, direttore artistico – che è stato Roman Vlad.

http://luccaindiretta.it

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