di Regina D’Este
PADOVA – Mimo, danza e lingua dei segni si mescolano sul palcoscenico del Teatro Verdi di Padova. Con Filis la rassegna “Famiglie a teatro” continua domenica 5 febbraio (ore 16.00) con uno spettacolo aperto a tutti, bambini udenti e sordi, in cui le attrici Susi Danesin e Isabella Moro attingeranno a diverse modalità di comunicazione non verbale per rendere il corpo protagonista della scena.
Mimo, danza e LIS saranno usati ciascuno in maniera drammaturgica per raccontare una storia. Il segno si mescolerà alla coreografia e alle azioni mimiche in un uso calibrato per mantenere la potenza espressiva di ciascun linguaggio e non farne semplicemente puro sfoggio ornamentale. Il tema dei Fili diventa, quindi, solo un pretesto per giocare a creare situazioni divertenti e collegamenti con tutti i significati che questa parola può racchiudere. Filis sarà così anche un momento di comunicazione, sensibilizzazione e rappresentazione del concetto di corpo comunicante.
Caratterizzare i suoi teatri come luoghi accessibili e come spazi di inclusione sociale è una delle mission che il Teatro Stabile del Veneto si è posto e a cui questo spettacolo va incontro. Un punto dei suoi punti di forza risiede, infatti, nella possibilità di essere fruibile allo stesso modo dai bambini udenti e sordi e di poter essere veicolo di creazione e riscrittura di immaginari condivisi intorno alla Lingua dei Segni.
Nell’ambito dello stesso progetto, sabato 4 febbraio (ore 11.00) il foyer del Teatro Verdi ospiterà un laboratorio propedeutico allo spettacolo con l’obbiettivo di coinvolgere famiglie sorde e udenti in un’esperienza in cui il corpo sarà il protagonista e introdurre il pubblico ai temi dello spettacolo. Attraverso esercizi di teatro e danza i partecipanti saranno condotti a giocare con la creatività e la fantasia utilizzando il corpo e il movimento come unico strumento di comunicazione.
Per maggiori informazioni e per le prenotazioni scrivere a education@teatrostabileveneto.it.