Sanremo, la vercellese Martina «canta» con la lingua dei segni

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«Abbiamo spaccato!». Sul palco dell’Ariston c’è anche una piemontese, vercellese di origine e biellese di adozione. Si chiama Martina Rebecca Romano, ha 26 anni e sta per laurearsi nella specialistica in Marketing all’Università Iulm di Milano.

Martina Rebecca è una dei tre performer sordi. Sorda lo è fin da piccola e ha avuto la fortuna di frequentare fin da quando era bambina l’unica scuola italiana che promuove l’integrazione tra udenti e sordi, promuovendo il progetto bilinguismo italiano-lingua italiana dei segni: quella di Cossato, nel Biellese. Si è così impratichita alla perfezione della Lis al punto che la cantante Noemi ha condiviso la sua performance in Lis della Canzone «La borsa di una donna».

Tra l’altro, da bambina, Martina Rebecca aveva già avuto modo di cimentarsi, sempre con la Lis, allo «Zecchino d’oro» con altri bambini sordi, traducendo le canzoni nella Lis. «Quest’esperienza in Rai è nata per caso — racconta —. Una mia amica è venuta a sapere di un casting e così vi ho partecipato.

La prima audizione è stata a inizio dicembre. Poi, poco prima di Natale ho ricevuto una videochiamata in cui mi annunciavano che ero stata presa. Ma devo dire grazie alla mia famiglia e a mia sorella Francesca.

Lei è udente, ma ha imparato la lingua dei segni. Mi ha aiutato moltissimo nell’interpretazione dei testi delle canzoni. Un aspetto fondamentale per chi svolge il ruolo di interprete».

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