La sordità e il silenzio diventano risorse A teatro la storia di Ilaria Galbusera

0
882 Numero visite

Lo spettacolo ideato e scritto nel 2015 si ispira alla storia vera di Roberto Galbusera e di sua sorella Ilaria Galbusera, sorda dalla nascita, campionessa di pallavolo e nota per essere stata nominata lo scorso dicembre dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella tra gli «eroi» d’Italia, per l’impegno civile e per il bene comune e testimonianza dei valori repubblicani. Ilaria infatti, ha ricevuto il titolo di cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per l’impegno e la passione con cui fa dello sport uno strumento di conoscenza, inclusione, diversità».

Sofia Licini e Marco Menghini in «Mondo di silenzio»

L’idea nasce dall’incontro tra Ilaria e l’attrice Sofia Licini avvenuto quasi 5 anni fa. Ne nasce uno spettacolo dedicato ai bambini che ha l’intento di mostrare come esistano diversi modi di comunicare, per entrare in relazione con gli altri e che il silenzio, a volte, può portarci alla scoperta di un linguaggio diverso, più attento, fatto di pazienza e ascolto profondo.

La trama. È un giorno importante per Ilaria e Roberto: per i due fratelli è l’ultimo nella casa in cui sono cresciuti. Domani andranno in una casa nuova. Tra giochi, scherzi, storie e qualche litigio, è tempo di mettere ordine tra le scatole che li circondano e tra i ricordi che vi sono custoditi. Per i due è l’occasione per rivivere con leggerezza la loro storia insieme e per mettersi in ascolto unendo due mondi tanto distanti. Roberto ama suonare la batteria e riempie il silenzio con i suoi ritmi travolgenti; Ilaria è curiosa, attenta a tutto ciò che la circonda, le piace chiacchierare, è sempre in movimento e, anche se le piace la musica, non può sentirla.

Lei vive in un mondo di silenzio: è sorda dalla nascita. Una storia di straordinaria normalità che racconta il valore dell’ascoltarsi, il significato profondo del silenzio e il fatto che le barriere tra le persone esistono solo se si vogliono creare.
MONDO DI SILENZIO regia Stefano Mecca con Sofia Licini e Marco Menghini Luci Marco Raineri. Consulenza pedagogica e LIS Ilaria Galbusera e Federica Baroni. Con il patrocinio dell’Ente Nazionale Sordi sezione provinciale di Bergamo. Età consigliata dai 3 anni.

Biglietto intero € 6,00 Biglietto ridotto per bambini con tessera Passe-partout: € 4,00
Promozione Esselunga – Fidaty (coupon giallo): per i possessori del coupon la prenotazione è obbligatoria per avere diritto al posto riservato. I biglietti possono essere acquistati in prevendita sul sito www.midaticket.it cercando la pagina del Teatro Prova.
Prenotazioni: tel. 035 4243079 da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 16.00, domenica di spettacolo dalle 11.00 alle 13.00.  Per prenotare con Whatsapp: 348 3265801.

Premessa: l’incontro
Sofia Licini, 31 enne bergamasca, laureata al DAMS, attrice di Teatro Prova, UDENTE e Ilaria Galbusera, 28enne bergamasca, studentessa in Economia, pallavolista, attrice, SORDA. L’incontro fra due persone diverse, tra due mondi, uno fatto di parole, suoni, voci e un altro fatto di sguardi, gesti, silenzio. Un incontro casuale che diventa voluto, cercato. Uno scambio che arricchisce. Un modo di comunicare nuovo e intenso. L’urgenza di dire, di condividere con altri la scoperta. Il progetto nasce quindi dall’incontro con Ilaria Galbusera, ragazza di Bergamo sorda dalla nascita che, grazie al sostegno della famiglia, ha trasformato la sua disabilità in una potenzialità. La sordità non l’ha portata a chiudersi in se stessa, al contrario è diventata uno stimolo per affrontare diverse attività ed esperienze: lo sport a livello agonistico, lo studio, il lavoro, il teatro e tanti amici con cui condividere le sue passioni.

La madre, il padre, i nonni e il fratello maggiore l’hanno accompagnata alla scoperta della sua voce, delle parole e della LIS (Lingua Italiana dei Segni). Ilaria è una ragazza solare, dinamica e positiva; è sorda e questo, paradossalmente, significa che ascolta più delle persone udenti. Ci ha raccontato il suo “mondo di silenzio” – come lo definisce lei – e come questo mondo non sia una gabbia limitante, anzi è accogliente e ricettivo. La sordità può essere un problema: l’impossibilità di capire l’altro se non lo si può vedere in faccia, l’incapacità di distinguere il suoni dell’ambiente circostante. Grazie alle protesi invisibili che ha nelle orecchie è in grado di percepire un suono alla volta. Per comunicare con lei basta guardarla.

Ci siamo chiesti se questo non valga anche per gli udenti. Il progetto produttivo MONDO DI SILENZIO vuole essere uno spettacolo dedicato all’infanzia che possa raccontare ai bambini che esistono tanti modi per comunicare, per entrare in relazione con gli altri e che il silenzio, a volte, può portarci alla scoperta di un linguaggio diverso, più attento, fatto di pazienza e ascolto profondo.

https://www.ecodibergamo.it

L'informazione completa