Officina LIS e IC Nettuno2 presentano il loro Schiaccianoci in lingua dei segni

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Si chiude in bellezza il 2018 dell’Officina Lis, associazione di Nettuno che accoglie bambini e ragazzi con disabilità sensoriali e cognitive, ed  è impegnata ad offrire percorsi riabilitativi e psico-educativi con particolare attenzione alla sordità e all’ autismo. Quest’anno, come quello scorso, l’associazione ha svolto un laboratorio in collaborazione con alcune classi della scuola primaria dell’ I.C Nettuno 2. Il progetto nella lingua dei segni ha coinvolto ben 45 bambini, tutti entusiasti, e si è concluso con uno spettacolo ispirato allo “Schiaccianoci” che verrà riproposto il 20 dicembre alle 18 e alle 20 e il 12 gennaio alle 20 presso il teatro Studio 8 di via Nettuno – Velletri n.8

Francesco Avvisati, di Officina LIS, racconta com’è nata quest’esperienza che anche quest’anno li ha visti coinvolti nuovamente con gli alunni di via Teulada

“Abbiamo iniziato questo percorso lo scorso anno – spiega –  quando, spinti dalla necessità di trovare un canale comunicativo per due  alunni non verbali, le insegnanti delle attuali V A e V C, Roberta Passa, Alessandra Comandini, Anna Cerulli, Carmelina Serafino, Rosa Costantino, Claudia Capoccia, Anna Zambelli e l’AEC Francesca Cianfoni, del II Istituto Comprensivo di Nettuno,  ci hanno contattato. Abbiamo così iniziato un progetto nella lingua dei segni a cui hanno partecipato con entusiasmo tutti i 45 bambini, nessuno escluso, e terminato con uno spettacolo ispirato al libro “Riccio Spino” che ha avuto un successo inaspettato. In quest’anno scolastico – aggiunge –  la collaborazione con le insegnanti e gli alunni del II Istituto Comprensivo è proseguita con la messa in scena di un altro evento ricco di emozioni , carico di significati ed estremamente coinvolgente, sempre in Lis, liberamente ispirato allo Schiaccianoci. Visto il gradimento delle famiglie, della comunità scolastica e del territorio, si è reso necessario ripetere lo spettacolo per ben tre volte, con nostra grande soddisfazione”.

Lo spettacolo si intitola Boule de neige. E’ la storia di Greta che ha un sogno, quello diventare ballerina. Greta, però, è sorda e tutti le dicono che senza sentire la musica non si può danzare. La vigilia di Natale la bambina riceve in dono una boule de neige. Mentre la guarda incuriosita, immaginando di danzare, lo Spirito del Natale, arriva da lei. Greta all’inizio è spaventata perchè lo Spirito la catapulta all’interno della boule in un mondo fatato popolato da strane creature. Un mondo in guerra perchè diviso tra chi può sentire e chi invece, sordo, comunica con i segni.

Greta si farà coraggio, insegnerà la lingua dei segni ai “ Topi “ e farà tornare la pace. Ormai sicura di sé e dei propri sogni, la bambina tornerà nel suo mondo pronta a diventare ciò che ha sempre sognato: una ballerina.

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