“La disabilità non esiste”, la seconda vita dell’Abruzzese Piccioni, “La libertà in cielo col mio aliante”

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GIULIANOVA – “Quando sono su in cielo, con il mio aliante, le barriere architettoniche non esistono, la disabilità non esiste”.

Sono le parole di Iwan Piccioni, 46enne di Giulianova, pilota di aliante e disabile in carrozzina da 12 anni, quando un incidente in moto, nel 2008, gli costò la perdita dell’uso delle gambe, rilasciate al giornalista Alberto Porta di Studio Aperto, in un servizio andato su Italia1.

Picconi ha raccontato con il sorriso la sua storia e il suo amore per gli sport acrobatici. Un esempio di vita, dove i limiti sono solo quelli che impone la mente.

Atleta, nella sua “prima vita”, con la passione sfrenata per il windserf, kite, snowboard, sport praticati fino al giorno dell’incidente che lo ha reso paraplegico,  un tragico evento che comunque non è riuscito a togliergli quella voglia di vivere e di sentire il senso di libertà. Abituato a gestire tutte le condizioni di meteo e vento, dopo tanti anni è tornato a provare nuovamente quelle sensazioni che lo hanno in passato fatto sentire felice.

“Penso proprio di aver conquistato una nuova libertà”, ha spiegato l’atleta: se subito dopo il risveglio dal coma, durato due mesi, lo sconforto stava per prendere il sopravvento al punto di pensare di farla finita, in lui è tornata quella voglia di vivere, inizialmente grazie agli sport paraolimpici, e poi  all’incontro di amici che gli hanno fatto scoprire un nuovo mondo nel Centro Federale di Castel Viscardo, in Umbria, dove nel 2018 ha ottenuto la licenza di volo con abilitazione acrobatica.

I limiti che incontra nelle vie della città spariscono in aria, “in cielo ci sono io ed il mio aliante” dice Piccioni. Niente di più vero guardando alle prime soddisfazioni che sono arrivate nelle prime gare al pari con i normodotati: unico pilota paraplegico di alianti in Abruzzo che ha partecipato nel settembre del 2020 al campionato Italiano Classe Club 2020 Trofeo “Colombani-Carmassi”, conquistando nella prima fase di gara il terzo posto e poi nella seconda il sesto posto. Il segreto di questo talentuoso giuliese di 46 anni è “nell’impegno, in una grande determinazione, tanto addestramento e tanto studio”.

E intanto è pronto per una nuova sfida, tra le nuvole, con acrobazie sempre più difficili, per poter partecipare ai campionati mondiali.

 

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