L’ipnotizzatore più famoso d’Italia, Giucas Casella, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica, in cui ha ripercorso la sua lunga carriera, fatta di successi e di imprevisti.
Giucas Casella ha raccontato di aver iniziato a manifestare i suoi poteri paranormali fin da bambino. Un giorno da piccolo cadde in fondo a un pozzo sperduto in un campo. Sua madre, che era sordomuta, non poteva sentire le sue grida disperate. Ma Giucas ha raccontato di averla chiamata comunque, mentalmente.
“Solo quando lo dico io”
La prima volta che ha sentito di avere un potere particolare: “Fin da piccolo, ricordo un episodio che racconto spesso, quando giocando nella campagna vicino casa caddi dentro un pozzo e mia madre che era sordomuta non poteva sentire le mie grida di disperazione. Ma la chiamai comunque, ‘mamma mamma’. E credo che il senso materno ma anche i primi episodi di telepatia la fecero arrivare in tempo per tirarmi fuori da lì”.
La nascita del suo nome d’arte e perchè è un mentalista
“Me lo diede il parroco del mio paese, Don Sarullo. Ricordo che organizzò uno spettacolo nella parrocchia per dimostrare alle mamme dei miei compagni che il mio era un dono e che non era nulla di diabolico. Da quello spettacolo mi disse da oggi ti chiamerai Giù, da Giuseppe, e Cas, da Casella. Giucas Casella. Sono un mentalista perché i miei esperimenti sono legati alla forza del pensiero e della mente, non hanno nulla a che vedere con trucchi o illusioni”.
di Marianna Marcelletti
Redazione Trashitaliano.it