LE MIE PAROLE NON PASSERANNO
760 anni fa, era il 1261 San Bonaventura, ministro generale dell’Ordine francescano, faceva la ricognizione delle ossa di Sant’Antonio di Padova e, tra lo stupore di tutti, rinvenne intatte, incorrotte la lingua e le corde vocali, organi della fonazione.
Davanti a tale ulteriore prodigio, Bonaventura proruppe nell’esclamazione: «O lingua benedetta, che tante volte hai benedetto il Signore! Ora si vede come parlavi davvero da Dio!».
Fatto questo che, da solo, ci ricorda una parola meravigliosa del Vangelo: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mt 24,); così è di chi fonda la sua vita solo su Gesù, sulla potenza della sua Parola di salvezza.