S. Gaudenzio (327 – 418), primo vescovo del Piemonte, resse per 20 anni la diocesi di Novara dove a lui è dedicata la basilica con l’ardita cupola dell’Antonelli.
Gaudenzio è qui!’: così sembra dire l’ardita cupola, prolungata in un pinnacolo fino a 121 metri nel cielo di Novara. Lì sotto, infatti, nella basilica a lui dedicata, si conservano i resti del battagliero Gaudenzio, primo vescovo di Novara.
Ancora vivo si diffondono voci di miracoli da lui compiuti con la forza della preghiera come ai tempi degli Apostoli: “Dio parve ogni giorno essere magnificato per i prodigi che compiva per mezzo del suo santo: così che col passare del tempo rese la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, la parola ai muti, agli zoppi il cammino”.
I suoi prodigi continuano dopo la sua morte: “i malati sperimentano quanto convenga onorare il servo di Dio, vedendo i ciechi ricuperare la vista, gli storpi la capacità di camminare, i sordi l’udito”.
Intanto, altri vescovi fanno cercare e copiare le sue prediche, per ripeterle nelle loro chiese. Anche da morto, Gaudenzio continua a parlare.
San Gaudenzio, anche lui, è considerato protettore dei sordi che, con il Movimento Apostolico Sordi di Novara, continuano ad onorarlo il 22 gennaio, abbinandolo spesso alla festa di S. Francesco di Sales.
P. Vincenzo Di Blasio