Nacque a San Lorenzo di Trevi (Perugia) il 15 Marzo 1841.
Dopo l’ordinazione sacerdotale nel 1863, fu parroco di Cannaiola di Trevi per 34 anni. In questa cittadina fondò il 13 Maggio 1888 la Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto. Un istituto dedicato all’assistenza di poveri, orfani, sordomuti, ciechi e persone abbandonate. Nel 1898 diventò canonico della Cattedrale di Spoleto e poi vescovo.
Passò gli ultimi anni della sua vita in solitudine in una piccola camera. Morì a Spoleto nel 1935.
Il 24 Aprile 1988 fu proclamato beato da san Giovanni Paolo II, che così lo presentò:
”…egli vide nella famiglia il fondamento della rinascita della società e della vita ecclesiale. “Essere famiglia, dare famiglia, costruire famiglia” fu il suo motto e il suo programma. La famiglia, ogni famiglia, avrebbe dovuto rivivere la sua vocazione e la sua missione sull’esempio di quella di Nazareth. L’amore generoso, ablativo, sacrificato del Cristo, di Maria, di Giuseppe fu il modello che Egli volle proporre all’amore nella famiglia e alla missione della famiglia.
La famiglia è infatti il luogo in cui ogni uomo è chiamato ad ascoltare l’invito alla molteplici opere di carità e ad aprirsi generosamente al servizio sociale, specialmente dei poveri, dei piccoli, degli ultimi. La famiglia è scuola di amore, dove i figli crescendo imparano a vivere secondo il vangelo, cogliendo dai genitori l’immagine del volto amoroso di Dio, Padre e Pastore di ogni uomo. Il modello di Nazareth rimane il fulcro della missione che ormai da cento anni le Suore della Sacra Famiglia, da lui fondate, svolgono con ammirabile zelo e sensibilità pastorale”.
Oggi la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Cannaiola di Trevi si chiama anche Santuario del Beato Pietro Bonilli. All’interno di questo edificio, nella cappella a fianco del campanile, riposano le spoglie mortali del beato, traslate il 24 aprile 1998 dal suo Santuario di Spoleto, reso inagibile dagli eventi sismici del settembre 1997.
Il Bonilli nel 1886, prima a Cannaiola e poi a Spoleto (Perugia), aprì l’Istituto Nazzareno per le orfane, per le cieche e le sordomute. Poi mandò le sue suore a dirigere anche l’Istituto Zavarise di Fano (Pesaro).
P. Vincenzo Di Blasio