Figlia del doge di Genova, rimasta vedova a soli 20 anni, spese la sua vita a favore dei bisognosi. «Servire Dio nei suoi poveri» fu il suo motto. Rivolse la sua attenzione in modo particolare agli anziani, donne in difficoltà e malati.
L’istituzione con la quale passò alla Storia fu L’Opera di Nostra Signora del Rifugio, che si svilupperà poi in due Congregazioni religiose: le Suore di Nostra Signora del Rifugio… di Monte Calvario e le Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario.
Gratificata dal Signore con estasi, visioni, locuzioni interiori moriva il 15 dicembre 1651, all’età di 64 anni. Fu proclamata beata a Genova nel 1985 da Giovanni Paolo II, che l’ha poi canonizzata il 18 maggio 2003. La sua festa è il 15 dicembre.
Per la storia dei Sordi, nel 1827 il Papa Leone XII chiamò le medesime suore di Nostra Signora al Monte Calvario a Roma per servire alle attività di cucina e guardaroba nell’Istituto Pontificio dei Sordomuti (Istituto Statale Sordomuti di Roma), la prima istituzione specializzata per i Sordi d’Italia, fondato nel 1874 dall’abate Tommaso Silvestri e dall’Avv. Pasquale Di Pietro. Successivamente Gregorio XVI affidò loro la gestione della Sezione Femminile dello stesso Istituto.
All’Istituto Statale Sordomuti di Roma, a Via Nomentana, le suore della Bracelli vi sono rimaste fino agli anni ’80 del novecento.
P. Vincenzo Di Blasio