Cento anni fa, il 18 maggio 1920, a Wadowice (50 km da Cracovia) in Polonia nasceva Karol Józef Wojtyla.
Vescovo di Cracovia, in seguito alla improvvisa morte di Giovanni Paolo I (papa Luciani), Karol Wojtyla viene eletto Papa con il nome di Giovanni Paolo II (primo non italiano dal XVI secolo).
Giovanni Paolo II è stato il 264º Vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica ed il 263° successore dell’Apostolo Pietro. Eletto il 16 ottobre 1978, ha guidato la Chiesa cattolica fino al 2005. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della storia, durando quasi 27 anni. Ed è stato il papa più giovane dai tempi di papa Pio IX, eletto nel 1846 a 54 anni.
Il suo pontificato si caratterizza per i tantissimi viaggi apostolici, in Italia e all’estero; di particolare importanza quelli nei paesi dell’Est europeo, che vedono la fine dei regimi comunisti.
Il 13 maggio 1981 Ali Agca, un giovane turco nascosto tra la folla in piazza San Pietro, spara al Papa due colpi di pistola, ferendolo gravemente all’addome: la sua convinta fede gli fa ritenere che sia stata la Madonna a proteggerlo e a salvarlo.
Nel corso del suo pontificato Giovanni Paolo II ha avuto vari problemi di salute, ma, finché ha potuto, ha sempre continuato a viaggiare per il mondo. Nel 2005 la sua condizione fisica si è aggravata notevolmente: dal 1º al 10 febbraio è stato ricoverato all’Ospedale Gemelli di Roma.
In seguito le sue apparizioni dalla finestra di piazza San Pietro sono state sempre più sporadiche.
“Il grande parlatore, l’evangelizzatore incessante di milioni di parole in decine di lingue, per 85.000 pagine di discorsi e di insegnamenti, è stato crudelmente obbligato al silenzio, all’afonia. La voce suadente e vigorosa, risuonata in tutto il mondo e nelle assemblee dei potenti, dinanzi alle sterminate piazze da milioni di persone o nell’intimità della confessione o nell’umiltà di una capanna africana, è diventata progressivamente di difficile comprensione, ha cominciato a non articolare bene le parole fino al silenzio”.
L’ultima volta ha salutato la folla dalla finestra della piazza il 30 marzo.
É morto il 2 aprile 2005 alle 21,37 ed i funerali, svolti l’8 aprile, sono stati celebrati dal cardinale Joseph Ratzinger, futuro Papa Benedetto XVI, mentre i fedeli di Piazza san Pietro gridavano “Santo, Santo subito”.
La sua beatificazione, richiesta fin dai primi giorni seguiti alla sua morte, arriva in tempi record: il successore Benedetto XVI lo proclama beato nel maggio 2011 e Papa Francesco presiede alla canonizzazione (in una cerimonia condivisa con l’emerito Benedetto XVI), insieme a quella di Giovanni XXIII, nell’aprile 2014.
Il 7 maggio, a Wadowice, in Polonia, con la costituzione dei tribunali, si è aperta la fase diocesana del processo di Beatificazione dei genitori di San Giovanni Paolo II, i Servi di Dio Emilia Kaczorowska, e Karol Wojtyla.
P. Vincenzo Di Blasio