« Il mio pensiero va soprattutto a quanti sono stati colpiti direttamente dal coronavirus : ai malati, a coloro che sono morti e ai familiari che piangono per la scomparsa dei loro cari, ai quali a volte non sono riusciti a dare neanche l’estremo saluto»: comincia così il messaggio Urbi et Orbi prima della Santa Benedizione di Papa Francesco, gesto che conclude la grande domenica di Pasqua appena conclusa la Santa Messa.
Nel suo messaggio “alla città e al mondo” il Santo Padre ha toccato diversi punti dal coronavirus ai migranti, dal problema della guerra fino alla risposta certa del trionfo di Cristo sul male grazie alla sua Resurrezione: « Non è questo il tempo degli egoismi», per questo il Papa spinge per la cancellazione del debito che grava sui bilanci « dei Paesi più poveri». Molto netto il richiamo all’Europa nel pieno dell’emergenza coronavirus: « Dopo la Seconda Guerra Mondiale, questo amato continente è potuto risorgere grazie a un concreto spirito di solidarietà che gli ha consentito di superare le rivalità del passato.
È quanto mai urgente, soprattutto nelle circostanze odierne, che tali rivalità non riprendano vigore, ma che tutti si riconoscano parte di un’unica famiglia e si sostengano a vicenda. Oggi l’Unione Europea ha di fronte a sé una sfida epocale, dalla quale dipenderà non solo il suo futuro, ma quello del mondo intero. Non si perda l’occasione di dare ulteriore prova di solidarietà, anche ricorrendo a soluzioni innovative. L’alternativa è solo l’egoismo degli interessi particolari e l’Unione Europea ha di fronte a sé una sfida epocale , con il rischio di mettere a dura prova la convivenza pacifica e lo sviluppo delle prossime generazioni».
E infine, prima della Benedizione Urbi et Orbi, un ultimo pensiero ai questi giorni difficili: « indifferenza, egoismo, divisione, dimenticanza non sono davvero le parole che vogliamo sentire in questo tempo».
Conclude Papa Francesco « Vogliamo bandirle da ogni tempo! Esse sembrano prevalere quando in noi vincono la paura e la morte, cioè quando non lasciamo vincere il Signore Gesù nel nostro cuore e nella nostra vita . Egli, che ha già sconfitto la morte aprendoci la strada dell’eterna salvezza, disperda le tenebre della nostra povera umanità e ci introduca nel suo giorno glorioso che non conosce tramonto»
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