Ricordato per aver salvato Placido dalle acque del lago vicino a Subiaco, seguì S. Benedetto a Montecassino. Lì divenne abate e fece prodigiosi miracoli. Si racconta anche che ridonò la parola a un bambino sordomuto.
Un giorno, solo in monastero, accolse i genitori di un fanciullo zoppo e muto, che gli si presentarono dinanzi con le lacrime agli occhi, gli si prostrarono ai piedi e implorarono la Grazia per la salute del figlio. Mauro poggiò sull’infermo la stola che il Santo Patriarca gli aveva donato in occasione del diaconato e il fanciullo guarì. Ancora una volta attribuì il miracolo alla virtù della stola di S. Benedetto.
Per questo miracolo, nel passato San Mauro è stato considerato protettore dei sordi.
È da notare che benedettino è anche il primo grande educatore dei sordomuti, lo spagnolo Pedro Ponce de Leon (1520-1584).
La festa di San Mauro cade il 15 gennaio.
P. Vincenzo Di Blasio