Beata Elena Enselmini (1207-1242)

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Volendo seguire le orme di S. Francesco e Santa Chiara, entrò nel convento delle Clarisse di Arcella e godette della direzione e dei conforti spirituali di Sant’Antonio. alle lettere dell’alfabeto.

Si faceva intendere dalle monache con modo straordinario o con segni delle mani o, non essendo intesa, si faceva nominare le lettere dell’alfabeto e segnava quelle che facevano per se e poi delle lettere faceva comporre le sillabe, e di quelle le parole, e delle parole le frasi. .

Con questo linguaggio da sordomuti dettò anche il resoconto di numerose visioni dalle quali fu favorita.  Il corpo di Elena Enselmini, tanto travagliato dal male in vita, subì in morte un processo naturale di mummificazione rimanendo pressoché intatto.

La si può tuttora visitare nella chiesa di S. Antonino all’Arcella di Padova. Il 4 novembre la sua memoria liturgica.

P. Vincenzo Di Blasio


I santi del 04 Novembre 2019

Beata ELENA ENSELMINI   Monaca
Padova, 1208 – ivi 1242
Della nobile famiglia Enselmini, ancor giovinetta si consacrò allo Sposo celeste nel piccolo e solitario monastero suburbano dell’Arcella (Ara Coeli), fondato da san Francesco per le Clarisse, in un suo passaggio per quella città. Quando sant’Antonio giunse a Padova come Ministro Provinciale conobbe Elena, la quale, da quel momento, godette della direzione e dei conforti spirituali che le venivano rivolti dall’ardente predicatore e superiore. Tra le due grandi anime si strinse subito un nodo di santa amicizia spiri…
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