I portoghesi lo chiamavano Ouvido (traduzione popolare del latino Auditus), che nei racconti dei secoli XVI e XVII si tramutò in Ovidio.
A causa del suo nome, s. Audito è sempre stato invocato contro le malattie dell’apparato uditivo; sotto la base del suo sepolcro nella cattedrale, ci stavano due fori in cui i sordi, infilavano le dita per poi metterle nelle loro orecchie, era il modo usuale e devoto per impetrare l’intercessione del santo per la loro guarigione. Grazie a questa pratica, svolta con gran fede, moltissimi pellegrini hanno riacquistato l’udito.
Il suo ricordo è fissato al 3 giugno.
P.Vincenzo Di Blasio