“Servo di Cristo dall’età di otto anni, trascorse tutta la sua vita nel monastero di Jarrow nella Northumbria in Inghilterra, dedito alla meditazione e alla spiegazione delle Scritture; tra l’osservanza della disciplina monastica e l’esercizio quotidiano del canto in chiesa, sempre gli fu dolce imparare, insegnare e scrivere” (Martirologio Romano).
Fu seguace di San Benedetto Biscop e di S. Ceolfrido, dedicandosi solo alla preghiera, allo studio e all’insegnamento del monastero di Jarrow.
Fu anche amanuense e il Codex Amiatinus, uno dei più preziosi e antichi codici della Volgata, conservato nella biblioteca Laurenziana di Firenze, sarebbe stato eseguito sotto la sua guida.
Estese i suoi studi e le sue ricerche sui sistemi di mimica, di dattilologia e di alfabeti manuali nel suo libro De loquela per gestum digitorum. Scrisse anche la vita di S. Giovanni di Beverly, suo maestro e uno dei protettori dei sordi.
La sua festa si celebra il 25 maggio.
P. Vincenzo Di Blasio