San Francesco d’Assisi (1181-1226)

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Nell’ultima fase della sua vita, quasi cieco e seriamente malato, fece un’esperienza di trasformazione mistica sigillata dalle stigmate sul monte della Verna. Ferito d’amore, compose il Cantico delle creature e poco prima della morte redasse un commovente testamento. Si spense il 3 ottobre 1226 a 45 anni, disteso nudo nella sua Porziuncola. Canonizzato due anni dopo da Gregorio IX, il 16 Luglio 1228; nel 1939 fu proclamato patrono d’Italia insieme a santa Caterina da Siena.

Gli storici narrano che sulla sua tomba fiorivano i miracoli. Ciechi, storpi, sordi, muti, paralitici, affetti da qualunque malattia riacquistavano improvvisamente la salute del corpo, e le anime ritrovavano la luce della fede e la forza per un rinnovamento interiore.
Per quanto riguarda i sordi e i muti è opportuno leggere il Trattato dei miracoli scritto nel 1253 da Tommaso da Celano, specialmente il capitolo XIV in cui si parla a lungo di “Ciechi, Sordi e Muti”.

Inviato da Padre Vincenzo Di Blasio

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