Ciao Bolondi! Vai pure a riposare nel tuo amato paese natio, San Polo d’Enza

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Per noi artisti milanesi sei stata la stella più luminosa; una meteora lunga rimasta con noi per insegnarci non solo l’arte ma anche il senso di serenità e di tolleranza. Ci sei stato maestro e ci hai sempre incentivato ad amare l’arte e la fraterna amicizia. Hai regalato alla Milano, grigia e silenziosa, i tuoi eterni sorrisi, i colori e la serenità che mancava. Vai tranquillo a dipingere lo spazio lassù. Noi continueremo ad ammirarti nei tuoi capolavori materiali e spirituali.

La tua festa d’addio è finita con i tuoi amici e parenti in una chiesa gremita, ma sgombra degli affreschi a cui avevi prestato la tua opera altrove. Molti dei tuoi grandi amici e i tuoi emuli, anziani ormai, se ne sono andati e non hanno potuto festeggiarti. Ma altrettanti giovani amici, riconoscenti del tuo affetto e lezione morale erano presenti.

Hai lasciato un’impronta indelebile nel cuore di ciascuno di noi e dei tuoi cari figli Mirella e Franco; di tua nipote Valentina e della tua amata sposa Luisa.

Iddio nei suoi disegni imperscrutabili ha voluto chiamarti per darti il premio più importante e noi pregheremo sempre con riconoscenza per la tua anima di cui chiediamo la protezione.

Del Grosso Giuseppe

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