Ha primeggiato nel pugilato superando una invalidità che lo accompagnava dalla nascita. Mario D’Agata (nella foto) presto avrà a Firenze una targa che lo ricorderà nei luoghi dove abitò a Firenze. È quanto prevede la delibera approvata dalla giunta comunale su proposta dell’assessora alla Toponomastica Caterina Biti.
Mario D’Agata comincia a boxare appena maggiorenne e non ci mette molto a capire che il suo futuro sarà sul ring; dopo appena sei anni di attività, ha già combattuto più di cento incontri e nel 1950 decide di passare al professionismo chiedendo la licenza alla Federazione Pugilistica Italiana.
Il 29 giugno 1956 sul ring dello stadio Olimpico di Roma, l’aretino conquista la cintura mondiale dei gallo a spese del francese per Kot al settimo round. Di fronte a una folla di 38.000 spettatori, D’Agata mette Cohen al tappeto sino conteggio di nove alla fine del sesto round. La targa sarà collocata nella casa fiorentina dove D’Agata visse dal 1956 fino alla sua scomparsa avvenuta il 4 aprile 2009, in viale Aleardi.
di Gaia Papi
Redazione La Nazione