Cellucci a Castelnovo, “Un luogo ottimale per tornei di scacchi” – Le Deaflympics 2024 in vista

Atleta sordo di scacchi Alessandro Cellucci è stato invitato a Castelnovo Monti per una partita con il vicesindaco e per test per le Olimpiadi dei sordi 2024. Cellucci ha apprezzato il luogo e ha accettato l'invito a insegnare scacchi ai ragazzi di Villa Minozzo

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Atleta sordo di scacchi Alessandro Cellucci è stato invitato a Castelnovo Monti per una partita

Obiettivo principale, le Olimpiadi dei sordi 2024. Le Deaflympics 2024, olimpiadi invernali dedicate agli atleti e alle atlete sorde, comprenderanno una disciplina che anche il Cio sta tenendo in considerazione per i giochi a cinque cerchi: gli scacchi.

A rappresentare il nostro Paese alle Deaflympics di Ankara ’24, potrebbe esserci Alessandro Cellucci, 53 anni, che venerdì ha svolto presso il Dipartimento di Audiologia all’ospedale Sant’Anna i test audiometrici per l’eleggibilità alle gare internazionali dei sordi.

Cellucci, che vanta il miglior punteggio in carriera di 2001 punti Fide (Federation Internazionale des Echecs), ha giocato a Castelnovo due partite molto suggestive, a Ginepreto con vista sulla Pietra di Bismantova confrontandosi con il vicesindaco Emanuele Ferrari.

Un incontro dal quale è nata anche una bella proposta: Ferrari, che è insegnante alle medie di Villa Minozzo (dove aveva tenuto corsi di scacchi per gli studenti), ha invitato Cellucci a tornare per una giornata di perfezionamento con i suoi ragazzi, invito che lo scacchista ha accettato con piacere affermando: “Sono emozionato per aver conosciuto un luogo bellissimo come Castelnovo, che ha molti aspetti naturalistici, storici e archeologici affascinanti. In più la ciliegina sulla torta è stata la partita col vicesindaco, che è un buon giocatore. Credo che Castelnovo sarebbe un luogo ottimale dove organizzare tornei di scacchi, è un posto meraviglioso”. Sulle visite al Sant’Anna ha proseguito: “Sono stato accolto benissimo, è un servizio di alto livello, importante per questo territorio. E la cortesia e la professionalità delle dottoresse Chiara Azzolini e Margherita Bettini sono state uniche”.

 

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